“Meglio la galera”. Con questa motivazione un 29enne, disoccupato e sottoposto agli arresti domiciliari, è “evaso” e si è recato presso la più vicina caserma dei carabinieri.
Il motivo: le troppe liti con la sua compagna. “Non ce la faccio più a stare in quella casa”.
È accaduto a Roma, nel quartiere San Basilio.
Il ragazzo, alla fine, è riuscito a ottenere ciò che voleva: è stato infatti accusto di evasione e trattenuto in caserma.
Quindi, alla fine del processo per direttissima, si è visto convalidare l’arresto ed è stato trasportato nel carcere di Rebibbia.
Tutto è iniziato nella tarda mattinata di mercoledì 27 febbraio quando, durante un controllo dei carabinieri presso l’abitazione del giovane, i militari hanno constatato l’assenza del “detenuto”.
La giovane fidanzata ha spiegato ai carabinieri che il suo compagno era uscito da diverse ore: “Non so che fine abbia fatto. Abbiamo litigato e all’improvviso ha aperto la porta ed è andato via”.
Quindi, nel pomeriggio, il giovane si è presentato in caserma spiegando di essere uscito da casa dopo l’ennesima lite con la sua compagna. E lì ha chiesto ai militari di essere arrestato: “Fatemi tornare in carcere. Non ce la faccio più a restare in quella casa”.
Alla fine il suo desiderio esaudito.
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