Dal 19 aprile diventa obbligatorio indicare in etichetta la provenienza di latte, formaggi, yogurt e latticini in generale. Il decreto che lo stabilisce si chiama “Indicazione dell’origine in etichetta della materia prima per il latte e i prodotti lattieri caseari” ed è stato firmato dai ministri delle Politiche Agricole Maurizio Martina e dello Sviluppo Economico Carlo Calenda.
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La legge arriva in attuazione del regolamento dell’Unione europea del 2011 e aiuterà a riconoscere soprattutto i prodotti confezionati e distribuiti in Italia, ma fino a questo momento realizzati a partire da latte arrivato dall’estero. Il consumatore potrà vedere quindi sull’imballaggio sia il paese in cui il prodotto è stato lavorato, sia quello in cui il latte è stato munto.
Il decreto troverà applicazione in Italia per il latte vaccino, ovino, caprino e bufalino. Secondo un’analisi condotta da Coldiretti tre buste di latte a lunga conservazione su quattro contengono prodotto straniero. Roberto Moncalvo, presidente dell’associazione degli agricoltori, sottolinea: “Si tratta di un importante segnale di cambiamento anche a livello comunitario dove occorre proseguire nella l’impegno per la trasparenza”.
Dello stesso avviso anche il ministro Martina che aggiunge: “Stiamo lavorando per estendere l’obbligo di indicare l’origine anche ad altre filiere a partire da grano, pasta e riso”.
Il provvedimento prevede un periodo di 180 giorni nel quale sarà possibile smaltire le scorte non ancora etichettate nella maniera corretta.
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