Il principe Emanuele Filiberto di Savoia il 19 novembre 2018 ha presenziato all’inaugurazione della piazza dedicata a Vittorio Emanuele II, a Busto Arsizio, proprio nel giorno in cui, Vittorio Emanuele III ratificò il Regio Decreto con cui entratono in vigore le leggi razziali.
“Purtroppo è una giornata infelice. Ho sempre condannato le leggi razziali ma non sono io a dover condannare il mio bisnonno”, ha detto il principe Emanuele Filiberto. A proposito di un suo possibile coinvolgimento in politica ha aggiunto: “Non posso smentire né confermare. Tra Salvini e Di Maio? scelgo Vittorio Emanuele II”.
Un sondaggio pubblicato dall’Istituto Piepoli ha rivelato un dato sorprendente: il 15 per cento degli italiani vuole il ritorno della monarchia.
Non solo, ma l’8 per cento degli intervistati vorrebbe come re Emanuele Filiberto, il membro più in vista di casa Savoia.
Il principe non si è mai mostrato timido in quanto a dichiarazioni ed esibizioni televisive. Nel 2010 si cimentò con il canto partecipando addirittura al Festival di Sanremo, in un trio composto anche da Pupo e dal tenore Luca Canonici.
La loro canzone Italia amore mio, che aveva come tema proprio la vicenda del principe esiliato in Svizzera con la famiglia per tanti anni, arrivò al terzo posto.
Ora è proprio questo sondaggio di Piepoli a ridare fiato alle aspirazioni di Emanuele Filiberto. Intervistato da Libero, il principe non ha nascosto la sua grande soddisfazione per questi inaspettati dati.
“Il 15 è una percentuale che non mi aspettavo, stiamo parlando di quasi 12 milioni di persone e se penso a come sono andate le politiche del 4 marzo, non posso che essere contento: se ci fosse un partito monarchico sarebbe il terzo partito italiano, sotto solo alla Lega e ai Cinquestelle”.
“Per noi un trionfo – ha proseguito Emanuele Filiberto – tanto più che non abbiamo fatto né campagna elettorale né altro. Anzi, ci sono stati più di 50 anni di demonizzazione della monarchia. I vari presidenti della Repubblica hanno interferito più del dovuto nelle scelte dei cittadini, ma un capo dello Stato dovrebbe essere super partes: come un re”.
Il principe ci va poi giù pesante con i partiti italiani: “In tutti questi anni hanno fatto troppo i paraculi”, dice, e proprio così si spiegherebbe questa nostalgia del passato da parte di molti italiani.
“I partiti hanno lavorato per sé stessi volendo mantenere la loro poltrona, permettendo qualsiasi cosa e deludendo gli italiani con scandali, tangenti e menefreghismo quando dovrebbero pensare a risolvere i problemi reali della gente, non arricchirsi sulle spalle degli italiani”.
A Emanuele Filiberto però l’attuale governo non dispiace, e mostra in particolare una notevole sintonia con Salvini e la sua linea dura sui migranti: “Arriviamo da esecutivi precedenti che, con il loro buonismo, non hanno aiutato l’ Italia a crescere. Nazionalismo è un termine che non mi piace, ma come ha fatto Trump negli Usa con il suo motto Make America great again, America First, così è giusto che l’Italia pensi prima agli italiani”.
“Sono sicuro che molti monarchici hanno votato la Lega. Del resto Salvini ha preso una valanga di voti e i monarchici sono, storicamente, nel centrodestra”.
E non esclude nemmeno di buttarsi lui stesso in politica: “Non so se fonderò un partito”.