Il famoso gruppo Elio e le Storie Tese ha dedicato una canzone all’economia circolare, secondo cui niente si spreca e tutto torna in circolo.
Il gruppo e il presidente e il direttore di Legambiente, Stefano Ciafani e Giorgio Zampetti, hanno presentato al pubblico la “Canzone circolare”, il primo brano senza fine nella storia della musica italiana, che spiega attraverso la musica cos’è l’economia circolare.
Al progetto ha partecipato anche l’agenzia creativa Kfield-Ideificio.
L’obiettivo è sensibilizzare le persone sul tema della protezione dell’ambiente e contrastare il modello lineare, che spreca le risorse e distrugge il pianeta.
Alla fine della “Canzone circolare”, Elio e le Storie Tese lanciano un appello ai colleghi musicisti, invitandoli a riprendere le ultime note del brano e crearne uno nuovo.
Chi decide di aderire all’iniziativa potrà mandare le canzoni realizzate al sito di Legambiente e offrire così il proprio contributo al progetto che mira a promuovere l’economia circolare.
“Non appena si è sparsa la voce che eravamo al canto del cigno”, ha spiegato il gruppo, che ha annunciato anche l’addio alle scene, “gli amici di Legambiente , che di cigni se ne intendono, hanno equivocato pensando che volessimo scrivere una canzone per loro”.
“Dal qui pro quo è nata però l’idea e abbiamo pensato che la nostra ultima canzone poteva essere la prima canzone compostabile della storia della musica leggera italiana”
“Abbiamo quindi composto la Canzone Circolare che, a differenza di ‘La musica che gira intorno’ di Ivano Fossati, è un brano compostabile al 100 per cento, nel senso che tutti i musicisti all’ascolto sono cordialmente invitati a prenderne un pezzo e crearne una nuova”, hanno raccontato i membri del gruppo.
Insieme alla “Canzone circolare”, Elio e le Storie Tese hanno realizzato anche un video-clip che si ispira alla grafica dei videogiochi anni Ottanta,
Il riferimento è agli anni in cui è stato fondato il gruppo, ma anche al periodo del neoliberismo reaganiano che prevedeva crescita illimitata, aumento dei consumi e dei rifiuti a livello globale.
In quegli anni, non vi era una vera consapevolezza dei danni all’ambiente prodotti dal neoliberismo e la tutela dell’ecosistema era percepito principalmente come un ostacolo alla crescita economica.
Nello stesso periodo, però, era stato anche pubblicato il primo testo di Walter Stahel che affrontava il tema dell’Economia circolare.
“Con l’ultima canzone di Elio e le Storie Tese, che ringraziamo per il dono alla nostra associazione, vogliamo organizzare virtualmente un evento musicale, una sorta di Live Circular, per dar voce e musica, attraverso un progetto corale e innovativo, all’economia circolare, un nuovo modello di sviluppo economico senza rifiuti, in cui tutto si rigenera e nulla si smaltisce”, spiega il presidente dei Legambiente.
“Questa rivoluzione, partita con le nuove direttive europee da poco approvate, vede giocare l’Italia in un ruolo di primo piano: il nostro Paese, infatti può avvalersi di tante esperienze di successo praticate da comuni, società pubbliche e imprese private, che ne fanno la culla della nascente economia circolare del vecchio continente”.
Leggi l'articolo originale su TPI.it