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Caso Diciotti: la senatrice Fattori (M5S): “Salvini rinunci all’immunità e si faccia processare”

La senatrice del M5s, Elena Fattori. Credit: ANSA/ANGELO CARCONI

La parlamentare Cinque Stelle dissidente parla a TPI della richiesta di autorizzazione a procedere contro il ministro dell'Interno

Di Enrico Mingori
Pubblicato il 24 Gen. 2019 alle 17:23 Aggiornato il 25 Gen. 2019 alle 13:47

“Se fosse coerente, Salvini rinuncerebbe all’immunità parlamentare e si farebbe processare”. A parlare a TPI è la senatrice Elena Fattori, del Movimento Cinque Stelle.

Dopo la richiesta di rinvio a giudizio da parte del Tribunale dei ministri, il ministro dell’Interno Salvini rischia effettivamente di finire alla sbarra per il caso della nave Diciotti: le accuse sono sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio.

Prima di arrivare davanti al giudice, però, ci sarà il vaglio del Senato, che dovrà esprimersi sull’autorizzazione a procedere. Se Palazzo Madama voterà a favore, il ministro andrà a processo, in caso contrario il procedimento di fermerà [cosa rischia penalmente Salvini].

La senatrice Fattori fa parte dell’ala dissidente del M5S: su di lei pende un procedimento disciplinare per presunta violazione del Codice etico. Anche il suo voto potrebbe essere decisivo per le sorti di Salvini [qui abbiamo spiegato perché il voto dei Cinque Stelle sarà fondamentale].

Senatrice, voterà a favore o contro la richiesta di procedere contro Salvini?

Non lo so. Ma mi aspetto che Salvini, avendo detto di essere pronto all’ergastolo, rinunci all’immunità.

Davvero crede che il ministro rinuncerà all’immunità?

Perché no? Lo aveva detto, sarebbe coerente.

Si sarà fatta un’idea, però, su come esprimersi nel caso in cui si arrivi al voto dell’aula…

Vedrò come si comporterà il ministro e poi deciderò. E comunque ricordo che prima l’atto deve passare per la giunta per le autorizzazioni a procedere, di cui io non faccio parte.

Al Senato la maggioranza ha numeri risicati. Si aspetta che Forza Italia e Fratelli d’Italia vadano in soccorso a Salvini?

Immagino di sì, mi sembra scontato. Anche in passato il centrodestra, in questi casi, ha sempre assolto tutti.

Il M5S è storicamente schierato contro i privilegi dei politici anche in tema di Giustizia. Ora che siete al Governo, però, questa posizione potrebbe crearvi un grande problema con il vostro alleato.

Noi siamo sempre stati contrari sia all’immunità sia all’insindacabilità. Anche se io personalmente la ritengo una posizione estrema, perché nel ricoprire certe cariche politiche può capitare di essere citati in giudizio.

Per coerenza abbiamo quasi sempre votato per l’autorizzazione a procedere, ma non sono mancate eccezioni in passato (nella passata legislatura si ricordano i casi dei senatori Taverna e Giarrusso, ndr).

Dopo la decisione del Tribunale dei ministri, che aria si respira nel movimento?

Oggi non lo so, non c’erano lavori in aula e non ho sentito nessuno.

Quanto al suo procedimento disciplinare, ci sono novità?

Nessuna novità. A tutt’oggi non ho ancora avuto notizie ufficiali circa questa procedura disciplinare. Come ho già detto l’ho appreso dal blog delle Stelle e dai media.

Sempre convinta di restare nel gruppo M5S o ha valutato di uscire volontariamente?

Resto nel movimento, assolutamente. Anzi, in caso di espulsione, sono già pronta al ricorso.

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