Gli studenti del liceo scientifico di Bari hanno protestato contro il dress-code imposto dal preside Giovanni Magistrale.
In una nota, diffusa sul sito della scuola, il preside aveva scritto: “Senza indulgere a noiose classificazioni o a rigidi dress code, ma affidandomi al buon senso di studenti maturi, famiglie e docenti, raccomando a tutti di adottare un abbigliamento che consenta di tollerare il caldo, senza far venir meno il decoro, il buon gusto e il rispetto del luogo”.
Per i ragazzi, sono stati raccomandati pantaloni corti “ma non cortissimi, camicia o t-shirt”.
Alle ragazze, invece, è stato vietato l’uso di shorts, minigonne, top succinti e tutto ciò “che lascia la pancia scoperta”.
Nella nota il preside magistrale spiega che “le seguenti raccomandazioni non rivengono da un sussulto di puritanesimo vittoriano, ma dalla constatazione che comportamento e abbigliamento sono sempre in rapporto alle circostanze e ai luoghi: una cosa è la spiaggia, un’altra è una chiesa” concludendo che “la scuola non è una spiaggia”.
Gli studenti non hanno gradito la circolare e hanno deciso di protestare.
Qui un video diffuso dalla pagina Facebook dell’Unione degli studenti di Bari
L’unione degli studenti ha scritto: “Riteniamo inaccettabile la decisione del Preside Magistrale e chiediamo che quest’ultima venga ritirata in favore di una più profonda riflessione sul senso degli spazi scolastici come spazio di crescita ed espressione degli studenti e delle studentesse”.
Per gli studenti “imporre un dress-code è un provvedimento offensivo e lesivo della dignità di ognuno e ognuna di noi e limita la nostra libertà, della quale la stessa scuola dovrebbe farsi garante”.
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