Discorsi fine anno 2019 – Come ogni anno sarà il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in diretta dal Quirinale ad augurare buon anno agli italiani.
C’è attesa per il discorso del Capo dello Stato, chiamato al primo intervento di fine anno con al governo Lega e Movimento 5 stelle.
Fonti del Quirinale spiegano che quello del Capo dello Stato sarà un intervento fortemente unitario, di stampo europeista, con un forte monito alle forze politiche ad abbassare i toni.
> Discorso fine anno Mattarella: dove vederlo
Ma non sarà solo il presidente Mattarella a parlare tra il 31 dicembre 2018 e l’1 gennaio 2019.
In contemporanea con il presidente della Repubblica, su Facebook e sul suo blog personale, l’attesa del popolo del Movimento 5 stelle è per il consueto contro-discorso del leader Beppe Grillo.
> Discorso fine anno Grillo: dove vederlo
Sempre su Facebook, ma subito dopo la fine del discorso di Capo dello Stato dal Quirinale, sarà la volta di Matteo Salvini che farà in diretta gli auguri ai suoi sostenitori.
> Discorso fine anno Salvini: dove vederlo
Martedì 1 gennaio 2019 tutti gli occhi saranno per il duo Luigi Di Maio – Alessandro Di Battista. I due leader del Movimento 5 stelle trascorreranno il Capodanno insieme, in una località “top secret” ma “non lontana da Roma”.
Sarà un cenone all’insegna del confronto, per analizzare i primi mesi di governo Conte e gettare le basi per l’anno che verrà, all’insegna delle elezioni europee di fine maggio.
> Discorso fine anno Di Maio Di Battista: dove vederlo
Il discorso dei due leader è previsto per la (tarda?) mattinata di martedì 1 gennaio 2019 sulla rispettive pagine Facebook.
Ma non mancano le polemiche per il messaggio di Grillo e, soprattutto, per il fatto che sarà trasmesso sui social in contemporanea con il messaggio di fine anno del presidente Mattarella.
È Mara Carfagna, vicepresidente dei deputati di Forza Italia, ad augurarsi che Grillo, e con lui Salvini, Di Maio e Di Battista, “evitino l’occupazione mediatica almeno il 31 dicembre”.
“Hanno 364 giorni all’anno per stare sotto i riflettori. E ci stanno in tutti i modi possibili e immaginabili, con giubbotti, felpe, sui tetti e sui balconi”.
“Lascino in pace l’Italia almeno l’ultimo giorno all’anno, quando a parlare è il presidente della Repubblica che rappresenta l’unità nazionale, tutto il Paese e non solo una parte di esso”.
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