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    Galleria degli Uffizi, l’appello del direttore alla Germania: “Restituite il quadro rubato dai nazisti”

    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 2 Gen. 2019 alle 18:33 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 20:36

    Direttore uffizi appello | “Un appello alla Germania, per il 2019: ci auguriamo che nel corso di quest’anno possa essere finalmente restituito alle Gallerie degli Uffizi di Firenze il celebre ‘Vaso di Fiori’ del pittore olandese Jan van Huysum, rubato da soldati nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale e, attualmente, nella disponibilità di una famiglia tedesca che, dopo tutto questo tempo, non l’ha ancora reso al museo, nonostante le numerose richieste da parte dello Stato italiano”.

    A parlare è il direttore del complesso museale fiorentino, Erike Schmidt.

    Il direttore degli Uffizi Eike Schmidt ha fatto poi un secondo appello in cui ha voluto rivolgersi direttamente alla famiglia tedesca che lo detiene e che, nel corso del tempo, attraverso vari intermediari, ha cercato di rivenderlo allo Stato italiano.

    Lo ha fatto in televisione nel programma La vita in diretta su Raiuno: “Voglio lanciare un appello direttamente a queste persone, perché riflettano sulla loro posizione morale. Hanno avuto questo quadro senza averne alcun diritto, e nessun pubblico, nemmeno quello tedesco, può vederlo. Dunque io dico loro: riportatecelo a Firenze, perché torni nella sala dei putti di Palazzo Pitti dove  stato, legittimamente, dal 1824 in poi e dove potrete sempre tornare a vederlo, insieme a visitatori di ogni parte del mondo”.

    Il dipinto di cui parla è il capolavoro di Jan van Huysum (Amsterdam 1682-1749), pittore di nature morte. Il quadro appartiene alla collezione di Palazzo Pitti, a Firenze, fin dal 1824. Per un secolo è stato appeso nella sala dei Putti, fino al 1940, quando la reggia fu evacuata. Il dipinto fu portato nella villa medicea di Poggio a Caiano. Nel 1943 fu spostato nella villa fiorentina Bossi Pucci. In quell’anno i soldati tedeschi lo trasferirono a Castel Giovio, in provincia di Bolzano, dove fu trafugato e portato in Germania. Da lì in poi se ne persero le tracce, fino al 1991.

    La procura di Firenze ha aperto un’indagine sui tentativi di richiesta di riscatto avanzati. Il quadro è proprietà dello Stato italiano, e pertanto non è alienabile né acquistabile.

    “A causa di questa vicenda che intacca il patrimonio delle Gallerie degli Uffizi, le ferite della seconda Guerra Mondiale e del terrore nazista non sono ancora rimarginate. La Germania dovrebbe abolire la prescrizione per le opere rubate durante il conflitto e fare in modo che esse possano tornare ai loro legittimi proprietari”, ha detto il direttore Schmidt.

    “Per la Germania esiste comunque un dovere morale di restituire quest’opera al nostro museo: e mi auguro che lo Stato tedesco possa farlo quanto prima, insieme, ovviamente, ad ogni opera d’arte depredata dall’esercito nazista”, ha proseguito nel suo appello.

    Il dipinto che ha in mano il direttore nel video è una riproduzione in bianco e nero del “Vaso di Fiori” di van Huysum ed è corredato da una scritta “rubato” in tre lingue, per ricordare il torto subito.

    “Saremo ben lieti di rimuovere questa memoria fotografica quando agli Uffizi sarà restituito l’originale”, ha concluso il direttore.

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