Domenico Diele questa mattina è stato condannato a 7 anni e 8 mesi per omicidio stradale. L’attore, 32 anni, reso celebre fra l’altro dalla partecipazione alla serie tv “1992”, è stato condannato per la morte della 48enne salernitana Ilaria Dilillo.
La donna morì all’alba dello scorso 24 giugno quando, a bordo del proprio scooter, all’altezza dell’uscita autostradale di Montecorvino Pugliano (provincia di Salerno), venne travolta dall’Audi A3 guidata da Diele.
L’attore, secondo gli esami della polizia, viaggiava in forte stato di alterazione dovuto all’assunzione di sostanze stupefacenti. Una circostanza che si è poi rivelata decisiva nella condanna, pronunciata oggi dal gup Piero Indinnimeo al termine del rito abbreviato.
L’imputato, questa mattina, non era presente in aula. Il pm della procura salernitana, Elena Cosentino, nell’udienza dello scorso 20 febbraio, aveva richiesto che il noto interprete di fiction fosse condannato a otto anni di reclusione per omicidio stradale aggravato. Richiesta quasi del tutto accolta.
Domenico Diele lo scorso Natale, una volta scaduti i termini della custodia cautelare, ebbe l’opportunità di poter uscire di casa. Il gup del Tribunale di Salerno, Piero Indinnimeo, infatti non accolse la richiesta del pm Elena Cosentino che aveva chiesto l’obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria.
Una notizia che colse di sorpresa i familiari della vittima che, a sei mesi dalla tragedia, non avevano mai rilasciato dichiarazioni. Ad esprimere la loro delusione e incredulità fu il loro legale, l’avvocato Michele Todesco, e alcune amiche di Ilaria che dissero “senza parole”.
Nessuna dichiarazione nemmeno oggi, dopo la condanna di Diele.
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