Maurizio Del Conte, presidente Anpal, l’Agenzia per le politiche attive del lavoro, fino al 25 febbraio scorso, ha rilasciato un’intervista a Repubblica.
“La pressione era diventata insostenibile. A un certo punto hanno tentato di attribuirmi la responsabilità per un presunto ritardo nell’istruttoria per il reddito di cittadinanza“, racconta Del Conte, che si dice sollevato della fine del suo incarico. Il giurista tornerà ad insegnare diritto del lavoro alla Bocconi dopo 3 anni.
“Il ministro Di Maio mi intima di fare presto con l’assunzione dei 6 mila navigator con una lettera del 19 febbraio. Io rispondo il 21, spiegando che non solo così si crea una catena di precarietà in Anpal Servizi, portando i collaboratori da 1.100 a 7.100. Ma che si rischia una situazione di illegittimità e inoperabilità”, ha spiegato l’ex presidente.
Del Conte aveva messo in guardia il ministro, dicendo che un piano di assunzioni del genere avrebbe significato buttare mezzo miliardo in due anni, rischiando il danno erariale. Secondo Del Conte era impossibile procedere senza un patto con le regioni, competenti dei 552 centri per l’impiego italiani.
Nonostante le ritrosie, il ministro aveva chiesto però di andare avanti comunque, di accelerare il bando e procedere con le selezioni.
I dubbi di Del Conte andavano anche in un’altra direzione: che senso ha demolire tutta l’impostazione degli attuali centri per l’impiego come se non fossero mai esistiti per rifare tutto da zero?
“Alle mie osservazioni tecniche e giuridiche il ministro non risponde più. Poi però il governo fa votare al Senato un emendamento al decretone che subordina le selezioni dei navigator al parere delle Regioni”, spiega ancora il giurista, che però sottolinea come le regioni stiano procedendo per sollevare la questione di legittimità.
Insomma il caos più totale, a soli 2 giorni dall’entrata in vigore del reddito di cittadinanza. Chi si occupa del personale aggiuntivo dei centri dell’impiego? Da chi prendono direttive i navigator?
Anpal, spiega ancora Del Conte, è stata tolta da tutti i tavoli preparatori del reddito. Del Conte racconta inoltre di come abbia lavorato per il passaggio di consegne al suo successore, Mimmo Parisi.
“Abbiamo lavorato insieme sul cronoprogramma per il reddito di cittadinanza che prevedeva le selezioni dei navigator secondo le regole di Anpal Servizi: prova scritta e orale e valutazione del curriculum. Ma il ministro ha detto subito no. Voleva tutto pronto per aprile”.
Il bando per i navigator ancora non esiste, così come è in alto mare la fondamentale operazione di far “dialogare” i dati di Anpal, centri per l’impiego, Inps, ministero dell’Istruzione, Agenzia delle entrate.
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