Terremoto in casa Cinque Stelle. Dopo la debacle alle elezioni regionali in Sardegna, con il candidato pentastellato Francesco Desogus che ha raccolto un risicato 11 per cento, ora sono in tanti nel Movimento a chiedere la testa di Luigi Di Maio.
Al capo politico del Movimento viene rimproverata una gestione scellerata di questa prima fase di governo con la Lega. Il partito sta implodendo, perde consensi a ogni tornata elettorale.
Nel frattempo, l’alleato di governo si rafforza giorno dopo giorno. Salvini sta cannibalizzando Di Maio e il Movimento tutto, e molti parlamentari grillini avrebbero ormai superato il limite di sopportazione.
Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, diversi esponenti pentastellati avrebbero chiesto a Beppe Grillo di sfiduciare Di Maio. Una possibilità prevista dallo statuto M5s per il garante del Movimento.
Grillo, peraltro, da tempo è poco in sintonia con Di Maio sulle principali scelte politiche. Solo pochi giorni fa, durante un pranzo a tre con il ministro del Lavoro e Davide Casaleggio, il fondatore del M5s avrebbe chiesto a Di Maio di staccare la spina al governo.
“Così non si può andare avanti, tradisci Salvini e facciamo cadere l’esecutivo”, sarebbe stato il senso delle parole di Grillo, secondo i retroscena riportati da diversi quotidiani.
Di Maio però non ha intenzione, al moment,o di seguire questo consiglio, ed ecco allora che monta nel Movimento il pressing su Grillo affinché, con un atto d’imperio, ponga fine alla leadership del ministro del Lavoro.
Per il Corriere la tensione tra pro e contro Di Maio è forte: “Luigi deve fare un passo indietro, dicono i detrattori. Ma alcuni fedelissimi dell’ala governista sono pronti a fare quadrato: ‘Stiamo parlando di un leader che ha preso il 32% un anno fa: era logico che andando al governo e facendo dei compromessi ci sarebbe stata una flessione e crediamo che anche Beppe lo sappia’”.