Il vicepremier e ministro del lavoro Luigi Di Maio, intervenendo a una manifestazione del Movimento 5 Stelle ad Avezzano, ha parlato della questione migranti: “Basta ipocrisie, dobbiamo parlare della cause e non degli effetti. Se vogliamo continuare a parlare degli effetti, proseguiamo con la retorica dei morti in mare che ovviamente sono una tragedia e hanno tutto il mio cordoglio, ma detto questo noi dobbiamo parlare delle cause”.
Quindi il duro attacco alla Francia: “Se oggi noi abbiamo gente che parte dall’Africa è perché alcuni paesi europei con in testa la Francia non hanno mai smesso di colonizzare l’Africa. Ci sono decine di stati africani in cui la Francia stampa una propria moneta “il franco delle colonie” e con quella moneta si finanzia il debito pubblico francese”.
E ancora: “Se la Francia non avesse le colonie, perché così vanno chiamate, che sta impoverendo sarebbe la quindicesima forza economica mondiale e invece è tra le prime proprio grazie a quello che sta combinando in Africa. Allora, io ho smesso di fare l’ipocrita parlando – come tutti gli altri – solo degli effetti e ho deciso di iniziare a parlare esclusivamente delle cause”.
Di Maio ha poi tirato in ballo l’Unione europea e l’Onu: “Dovrebbe sanzionare tutti quei paesi come la Francia che stanno impoverendo gli stati africani e stanno facendo partire quelle persone. Perché il luogo degli africani è in Africa. Non in fondo al Mediterraneo. Se vogliamo fermare le partenze, cominciamo ad affrontare questo tema e cominciamo ad affrontarlo anche all’Onu, non soltanto in sede di Unione europea”.
E l’Italia? “Si deve far sentire. Nelle prossime settimane ci sarà un’iniziativa parlamentare del Movimento 5 Stelle che impegnerà sia il Governo italiano sia le istituzioni europee e sia tutte le istituzioni diplomatiche sovranazionali a iniziare a sanzionare quei paesi che non decolonizzano l’Africa”.
Infine, un altro affondo: “Quello che sta succedendo nel Mediterraneo è frutto delle azioni di alcuni paesi che poi ci fanno pure la morale… Macron prima ci fa la morale e poi continua a finanziarsi il debito pubblico con i soldi con cui sfrutta i paesi africani”.