In un’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano, il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio ha aperto alla possibilità di sforare il tetto del 3 per cento sul rapporto tra deficit e Pil imposto dal patto di stabilità, stipulato nel 1997 dai paesi dell’Unione europea.
“Non lo escludo, tutto può essere – ha detto Di Maio – Ma non possiamo dirlo ora, stiamo lavorando alla legge di bilancio. Se per raggiungere i nostri obiettivi servirà, accederemo agli investimenti in deficit”.
“Vogliamo fare il bene dei cittadini – ha aggiunto il vicepremier – E la regola del 3 per cento l’ha definita sbagliata il suo stesso inventore”.
Parole molto significative sono arrivate anche sul fronte del contratto di governo e delle principali promesse che vi sono contenute. Di Maio ha affermato di volerle mantenere tutte, a partire dalla proposta bandiera del Movimento Cinque Stelle, il reddito di cittadinanza.
“Io voglio realizzare subito le tre misure principali del contratto di governo: superamento della legge Fornero, reddito di cittadinanza e flat tax. La riforma del reddito di cittadinanza si può avviare assieme alla distribuzione del reddito di cittadinanza. Voglio una forma di reddito più ampia possibile, non procedo in modo timido”.
Di Maio ha parlato anche della questione Autostrade, dopo che ieri il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli aveva annunciato di voler rivedere le concessioni e di valutare la nazionalizzazione: “La revoca della concessione ad Autostrade procede ottimamente, ci sta lavorando il presidente Conte che è un eccellente avvocato. Certo, mi aspetto che ci facciano causa: cosa puoi aspettarti da persone che come prima dichiarazione sulla tragedia di Genova hanno negato di avere colpe?”.
Di Maio è ora in Egitto, dove martedì 28 e mercoledì 29 agosto incontrerà il presidente Al Sisi e altri membri dell’esecutivo.
Lunedì 27 il vicepremier era intervenuto anche sulla vicenda dell’indagine a carico del ministro dell’Interno Matteo Salvini per il trattenimento dei migranti sulla nave Diciotti: “Salvini non deve dimettersi. È giusto che i pm indaghino ma stiamo difendendo l’Italia”, ha detto Di Maio.