Sta facendo molto rumore la vicenda del deputato del Movimento Cinque Stelle Andrea Mura, onorevole sardo che ha un tasso di assenze in parlamento pari al 96 per cento.
Mura era stato accusato dal collega di Forza Italia Ugo Cappellacci, che insieme a Luciano Uras per il centrosinistra era stato lo sfidante di Mura nel collegio 01 (Cagliari) Sardegna per la Camera dei Deputati alle elezioni del 4 marzo 2018.
“Capisco l’incredulità, ma io l’ho detto fin dall’inizio al Movimento che non volevo fare il parlamentare ma il testimonial per salvare gli oceani dalla plastica”, ha spiegato Mura. “Presente o no, non fa differenza”.
Il deputato grillino ha detto che il suo partito “sapeva quale sarebbe stato il mio ruolo e mi appoggia in questa battaglia”.
“D’altronde”, ha aggiunto, “con la maggioranza schiacciante che i Cinque Stelle hanno alla Camera, che io sia presente o meno non fa alcuna differenza”.
Ma è proprio così? I regolamenti di Camera e Senato consentono davvero ai parlamentari di assentarsi dalle sedute a loro piacimento?
Come riporta sul suo sito Openpolis, l’articolo 48 del regolamento della Camera e l’articolo 1 comma 2 di quello del Senato prevedono l’obbligo per i parlamentari di prendere parte alle sedute.
“È dovere dei deputati partecipare ai lavori della Camera”, recita il regolamento di Montecitorio.
“I Senatori hanno il dovere di partecipare alle sedute dell’Assemblea e ai lavori delle Commissioni”, gli fa eco quello di Palazzo Madama.
Come rileva inoltre opportunamente Openpolis, “in una democrazia rappresentative come la nostra, e a maggior ragione nel caso di Mura che è stato eletto in un collegio uninominale, il non andare in parlamento di fatto priva i cittadini di un loro rappresentante. Il collegio 1 di Cagliari ha un parlamentare che dichiara apertamente che non li rappresenterà in aula durante le discussioni”.
Purtroppo, non esiste al momento un meccanismo sanzionatorio efficace che possa scoraggiare una pratica tristemente diffusa tra i parlamentari, quella appunto di non partecipare alle sedute e alle votazioni.
Il comportamento di Mura è stato stigmatizzato dal capo politico del M5s, il ministro Luigi Di Maio: “Le sue considerazioni, spero false, unite al livello di assenza, dovrebbero indurre il parlamentare M5S Andrea Mura a dimettersi”, ha detto il vicepremier.