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Documentare il degrado di Roma

Un viaggio attraverso le periferie romane per documentare i problemi che un cittadino incontra ogni giorno

Di Marco Palladino
Pubblicato il 3 Nov. 2015 alle 16:59

Chi è cresciuto in una borgata sa bene che cosa significa vivere nel degrado, gli scandali attuali non sono affatto una sorpresa. Sa bene che questi problemi sono sempre esistiti, o per meglio dire che la cura o qualsiasi gestione del territorio sono sempre mancati. Il degrado di oggi è lo stesso di 30 anni fa, la semplice esiziale evoluzione che spetta a un luogo abbandonato a sé stesso.

L’idea di questo reportage è semplice, ma non è semplice quel che le immagini raccontano: la quotidianità per un pendolare che, sceso ad Anagnina con un pullman regionale, deve arrivare al quartiere di Ponte di Nona, attraversando diverse borgate di Roma, una distanza che in auto si percorre in circa 20 minuti, mentre occorrono oltre due ore con i mezzi pubblici di superficie. Non c’è alcuna linea metropolitana a collegare tra loro i sobborghi più popolosi della capitale, quartieri tra quelli a più alta densità sia di abitanti sia di richieste di servizi sociali, e tra i più degradati della città: Tor Vergata/Torrenova, Tor Bella Monaca, Ponte di Nona, Tor Sapienza.

Servono ben tre autobus, se non si vuole percorrere qualche pezzo a piedi, su strade dove non esistono marciapiedi. Che cos’è il degrado, oltre ciò che salta agli occhi, oltre la spazzatura, gli abusivi o i muri scrostati? È appunto dover impiegare due ore per percorrere 12 chilometri, due volte al giorno, ogni giorno. È appunto la mancanza di servizi fondamentali, a causa dei fondi sottratti, che mette in ginocchio intere famiglie con figli disabili o con anziani. E appunto tutto ciò che viene sottratto non solo come denaro ma in termini di beni pubblici essenziali, tanto da rendere la vita delle persone in questi luoghi peggiore, più faticosa, e a tutti gli effetti di inferiore qualità rispetto a chi vive in un contesto non degradato. Il degrado sono i decenni di abbandono.

Nella foto sotto: Tor Vergata si presenta da subito con le strade in condizioni di abbandono, le famose buche di Roma dove di consueto viene messo qualche segnale che resta lì per settimane; a un certo punto passa anche una vettura della polizia municipale, indifferente al rischio di una voragine in mezzo alla strada.

Nella foto: Tor Vergata. Il degrado urbano è anche la viabilità disastrata, complice certo il basso grado di educazione civica. Il numero di morti per incidenti o per pirati della strada è una vera piaga della città dovuta alla pessima amministrazione civica.

Nella foto sotto: Torrenova. Due ragazze adolescenti che scrivono i loro nomi su un muro con una bomboletta spray.

 Nelle foto sotto: Torrenova

Nelle foto sotto: Da Torrenova, Torre Gaia a Tor bella Monaca. Percorso sugli autobus utilizzati dai pendolari quotidianamente.

 

 

Nella foto sotto: Tor Bella Monaca. Scritte dei movimenti di estrema destra.

Nelle foto sotto: Tor Bella Monaca

 

Nella foto sotto: Tor Bella Monaca. Elementi di costruzioni abbandonate da decenni.

Nella foto sotto: Ponte di Nona. La borgata storica.

Nella foto sotto: Ponte di Nona. La piaga del gioco d’azzardo.

Nella foto sotto: Ponte di Nona, il quartiere nuovo. I cantieri sempre aperti e le onnipresenti gru all’orizzonte. 

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