Testo Def
Nella serata di giovedì 27 settembre 2018 il Consiglio dei ministri ha approvato la nota di aggiornamento al Def.
Il Governo ha programmato di fissare per il 2019 il rapporto deficit/Pil al 2,4 per cento: un livello giudicato rischioso dall’Unione europea a causa dell’elevato debito pubblico italiano.
La nota di aggiornamento contiene tutti i tre principali punti del contratto di governo sottoscritto dai due partiti di maggioranza, Movimento Cinque Stelle e Lega: introduzione del reddito di cittadinanza e della flat tax e superamento della legge Fornero sulle pensioni.
Il vicepremier Luigi Di Maio l’ha chiamata la “manovra del popolo”.
Di seguito il contenuto della manovra varata dal Governo:
- la cancellazione degli aumenti dell’Iva previsti per il 2019;
- l’introduzione del reddito di cittadinanza, con la contestuale riforma e il potenziamento dei Centri per l’impiego;
- l’introduzione della pensione di cittadinanza;
- l’introduzione di modalità di pensionamento anticipato per favorire l’assunzione di lavoratori giovani (superamento della legge Fornero);
- la prima fase dell’introduzione della flat tax tramite l’innalzamento delle soglie minime per il regime semplificato di imposizione su piccole imprese, professionisti e artigiani;
- il taglio dell’imposta sugli utili d’impresa (Ires) per le aziende che reinvestono i profitti e assumono lavoratori aggiuntivi;
- il rilancio degli investimenti pubblici attraverso l’incremento delle risorse finanziarie, il rafforzamento delle capacità tecniche delle amministrazioni centrali e locali nella fase di progettazione e valutazione dei progetti, nonché una maggiore efficienza dei processi decisionali a tutti i livelli della pubblica amministrazione, delle modifiche al Codice degli appalti e la standardizzazione dei contratti di partenariato pubblico-privato;
- un programma di manutenzione straordinaria della rete viaria e di collegamenti italiana a seguito del crollo del ponte Morandi a Genova, per il quale, in considerazione delle caratteristiche di eccezionalità e urgenza degli interventi programmati, si intende chiedere alla Commissione europea il riconoscimento della flessibilità di bilancio;
- politiche di rilancio dei settori chiave dell’economia, in primis il manifatturiero avanzato, le infrastrutture e le costruzioni;
- lo stanziamento di risorse per il ristoro dei risparmiatori danneggiati dalle crisi bancarie.
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Otto risposte sul perché il deficit al 2,4 per cento è così discusso anche se dentro le regole
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