Marcello De Vito, presidente dell’Assemblea capitolina, numero due della sindaca Raggi, è finito in manette per presunte tangenti dal costruttore Parnasi. Ma solo quattro anni fa, lo stesso Marcello De Vito faceva dell’anti corruzione il suo cavallo di battaglia, come dimostra questo video-spot.
Durante la campagna elettorale per le elezioni comunali del 2016, Marcello De Vito diceva in un video: “Le mani libere del Movimento 5 Stelle rappresentano un valore importantissimo per Roma. Per la prima volta andremo a combattere gli sprechi, i privilegi, la corruzione con cui i partiti di destra e di sinistra indifferentemente hanno campato per anni sulle spalle dei cittadini romani”.
In quell’anno De Vito era dato, insieme a Virginia Raggi, come uno dei favoriti per la candidatura a sindaco della Capitale, e parlava della lotta a Mafia Capitale nel video di presentazione.
Nel 2019, quattro anni dopo, De Vito viene arrestato per corruzione. Secondo l’ipotesi accusatoria dei pm Barbara Zuin e Luigia Spinelli, il presidente dell’Assemblea capitolina avrebbe ottenuto elargizioni per favorire il progetto dell’imprenditore Luca Parnasi. Tra i reati ipotizzati dalla Procura per le quattro persone coinvolte nel blitz, oltre alla corruzione, c’è quello di traffico di influenze illecite.
I vertici del Movimento 5 Stelle si sono schierati contro di lui: il vice premier Luigi Di Maio lo ha espulso dal Movimento e la sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha dichiarato subito dopo l’arresto: “Gravissimo, nessuno sconto per chi sbaglia”.
Chi oggi attacca Marcello De Vito dopo l’arresto per corruzione, nell’anno in cui veniva girato il video-spot lo sosteneva nelle sue lotte agli sprechi.
La coerenza passa anche dalle immagini.