La procura di Roma ha chiesto l’archiviazione per Daniele Frongia, assessore allo Sport del Comune capitolino (M5S), indagato per corruzione nell’ambito dell’inchiesta sul nuovo stadio della Roma.
Secondo l’ipotesi accusatoria, Frongia, su sollecitazione del costruttore Luca Parnasi, avrebbe segnalato il nome di una persona che avrebbe dovuto lavorare in una delle società riconducibili allo stesso imprenditore. Non se ne fece niente perché di lì a poco Parnasi venne arrestato assieme ad alcuni suoi collaboratori per associazione per delinquere e corruzione.
Frongia, dopo aver saputo di essere indagato, si era autosospeso dal Movimento Cinque Stelle e aveva rimesso le proprie deleghe alla sindaca Virginia Raggi. Dopo la richiesta di archiviazione, Raggi ha deciso di confermare il suo incarico nella giunta comunale.
Frongia, 46 anni, è stato vicesindaco di Roma per sei mesi nel 2016 ed è considerato un fedelissimo della sindaca.
La notizia dell’indagine per corruzione a carico di Frongia era arrivata all’indomani dell’arresto per corruzione di Marcello De Vito, presidente dell’Assemblea comunale di Roma, nell’ambito della stessa inchiesta. Dopo essere finito in manette, De Vito è stato espulso dal Movimento Cinque Stelle direttamente dal capo politico, Luigi Di Maio.
Frongia [chi è] aveva commentato la notizia dell’indagine a suo carico con una nota. “Ho appreso di essere coinvolto nell’indagine ‘Rinascimento’ del 2017, per la quale non ho mai ricevuto alcuna comunicazione, elezione di domicilio o avviso di garanzia. A seguito di informazioni assunte presso la procura, il procedimento a mio carico trarrebbe origine dall’interrogatorio di Parnasi del 20 settembre 2018, già uscito all’epoca sui giornali, in cui lo stesso sottolineava più volte di non aver mai chiesto ne’ ottenuto favori dal sottoscritto”, si legge nel comunicato.
“Con il rispetto dovuto alla magistratura inquirente, avendo la certezza di non aver mai compiuto alcun reato e appurato che non ho mai ricevuto alcun avviso di garanzia, confido nell’imminente archiviazione del procedimento risalente al 2017”.
Frongia ha così commentato la notizia della richiesta di archiviazione: “Non ho mai tenuto comportamenti illegali né scorretti. Non ho mai chiesto, fatto o ricevuto favori”.
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