Crocifisso e presepe in ogni scuola italiana, pubblica o paritaria non fa nessuna differenza. Questo l’impegno preso dal ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, al cospetto dalle Fidae, la federazione delle scuole paritarie italiane.
Le parole di Bussetti arrivano dal palco del congresso nazionale durante un intervento dal titolo “La scuola in Italia e gli sviluppi della presenza della scuola paritaria nel sistema scolastico italiano”.
Per il ministro Bussetti “il crocifisso è il simbolo della nostra storia, della nostra cultura, delle nostre tradizioni”. E “non vedo che fastidio possa dare nelle nostre aule scolastiche anzi, può aiutare a far riflettere”. E lo stesso vale, visto l’avvicinarsi del Natale, “per il presepe” che “fa parte della nostra identità”.
Crocifisso nelle scuole | Sì del ministro alla proposta della Lega
Bussetti è tornato così sul tema già affrontato lo scorso 23 novembre quando, a Milano, a margine di un’iniziativa della Lega Giovani, è intervenuto rispetto alla proposta di legge della Lega per rendere obbligatorio il simbolo religioso negli istituti scolastici (e non solo).
“Il crocifisso” le parole del ministro “è un segno che secondo me è giusto che sia nelle aule” scolastiche. “Io credo che sia il simbolo del nostro cristianesimo e della nostra religione cattolica”.
Poi, la confessione: nel mio ufficio al Miur “io ce l’ho: l’ho voluto appena entrato”.
Crocifisso nelle scuole | La proposta della Lega
La Lega ha da tempo intenzione di rendere obbligatoria l’esposizione del crocifisso in scuole, uffici pubblici, università, carceri, consolati, e persino nei porti, aperti o chiusi ai migranti che siano.
In Parlamento è stata depositata a luglio la proposta di legge apposita, a firma della deputata del Carroccio ed ex Pdl Barbara Saltamartini.
Il provvedimento prevede una multa fino a mille euro per chi non rispetta la disposizione, rifiutandosi o dimenticandosi di affiggere il crocifisso in un luogo pubblico.
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