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Cosa è successo oggi nel mondo

Le notizie senza giri di parole su The Post Internazionale

Di Redazione TPI
Pubblicato il 22 Gen. 2015 alle 18:44

Malta: la marina del Paese ha soccorso 80 migranti a bordo di un gommone al largo dell’isola.

Ucraina: le truppe governative hanno deciso di ritirarsi dall’aeroporto di Donetsk. Questa mattina un filobus è stato centrato da un colpo di artiglieria proprio nella stessa città. A seguito di questo episodio, i guerriglieri filorussi hanno portato alcuni soldati ucraini loro prigionieri sul luogo dell’attaco, incitando la folla a colpirli.

Yemen: il presidente Abd Rabbu Mansour Hadi si è dimesso dopo che il governo, guidato dal primo ministro Khaled Bahan, aveva fatto lo stesso. Il parlamento, tuttavia, ha respinto le dimissioni del presidente.

Italia: i carabinieri hanno recuperato 50mila opere d’arte trafugate in scavi clandestini. Si tratta della più grande operazione di questo genere mai avvenuta in Italia.

Cuba: è iniziata la trattativa con gli Stati Uniti per la riapertura delle ambasciate. I due Paesi hanno interrotto le relazioni diplomatiche nel 1961.

Unione europea: la Banca centrale europea ha annunciato un piano di acquisti di titoli da 60 miliardi di euro al mese fino al 2016.

Giappone: secondo il New York Times le autorità del Paese avrebbero tentato di contattare i miliziani dello Stato Islamico per cercare di avviare trattative riguardo i due cittadini giapponesi che tengono in ostaggio. L’Isis, in un video di due giorni fa, aveva minacciato di uccidere i due uomini se il Giappone non gli avesse pagato 200 milioni di dollari entro 72 ore.

Ebola: secondo un rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità, l’epidemia starebbe regredendo.

Libia: un medico italiano, giunto nel Paese per lavorare presso l’ospedale di Dar al Wafa, è irreperibile dallo scorso 6 gennaio.

Germania: due persone sono state arrestate nella regione del Nordreno Vestfalia con l’accusa di appartenere all’Isis. Secondo gli inquirenti sarebbero rientrati tra il 2013 e il 2014 dalla Siria.

Somalia: attentato del gruppo Al Shabaab contro un albergo di Mogadiscio in cui erano riuniti alcuni delegati turchi in preparazione della visita del presidente Erdogan nel Paese. Sono morte 5 persone, nessuna delle quali faceva parte della delegazione della Turchia.

Egitto: la procura ha ordinato la liberazione di 130 studenti che erano stati arrestati per aver partecipato alle recenti proteste contro il governo. Sempre oggi, un altro tribunale ha ordinato il rilascio dei figli dell’ex presidente Hosni Mubarak, in attesa di essere processati per corruzione.

Bangladesh: oltre 7mila attivisti sono stati arrestati dal 5 gennaio scorso a oggi. La protesta è iniziata nell’anniversario delle elezioni presidenziali dello scorso anno, boicottate dall’opposizione. Nelle tensioni sono morte 27 persone.

Repubblica Democratica del Congo: dopo giorni di violente proteste, il voto al senato sulla riforma elettorale è stato rinviato a domani.

Somalia: almeno 23 persone sono rimaste uccise nella regione di Hiraan, al confine on l’Etiopia, in uno scontro tra clan rivali.

Argentina: secondo la presidente Cristina Kirchner, Alberto Nisman, magistrato trovato morto il 18 gennaio e che aveva indagato sul coinvolgimento della stessa Kirchner in un attentato del 1994, non si sarebbe suicidato.

Arabia Saudita: la seconda fustigazione pubblica del blogger saudita Raif Badawi, condannato a ricevere 50 frustate a settimana per 20 volte, è stata rinviata per la seconda volta per motivi di salute.

Zambia: il candidato del partito di governo Edgar Lungu sarebbe in vantaggio di 5 punti percentuali sul suo sfidante nei seggi finora scrutinati per le elezioni presidenziali tenutesi ieri.

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