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Cosa è successo oggi nel mondo

Le notizie senza giri di parole su The Post Internazionale

Di Redazione TPI
Pubblicato il 21 Gen. 2015 alle 19:54

Israele: un uomo originario della Cisgiordania ha ferito 16 persone su un autobus di Tel Aviv, accoltallandoli. Sei di loro sarebbero in gravi condizioni. Secondo la polizia si è trattato di un atto terroristico.

Germania: il leader del movimento anti-islamico Pegida si è dimesso per aver posato nei panni di Hitler in una foto. Intanto, il movimento è sceso nuovamente in piazza a Lipsia, in una manifestazione alla quale hanno partecitato migliaia di persone.

Yemen: 35 persone sono morte negli scontri di oggi nella capitale Sana’a tra ribelli houthi e le forze di sicurezza. L’aeroporto di Aden è stato chiuso per solidarietà verso il presidente Abd Rabbo Mansour Hadi.

Italia: il Senato ha approvato l’emendamento Esposito alla nuova legge elettorale, facendo decadere circa 35.800 dei 48mila emendamenti presentati, compreso quello contro i capolista bloccati nei cento collegi plurinominali.

Francia: il procuratore di Parigi ha dichiarato che quattro persone sono state accusate di essere complici di Amedy Coulibaly, uno degli attentatori artefici degli attentati di Parigi.

Cuba: all’Avana sono iniziati i colloqui tra rappresentanti dell’isola e degli Stati Uniti per la distensione dei rapporti tra i due Paesi.

Belgio: arrestata un’altra persona sspettata di far parte della cellula islamista al centro dell’operazione antiterrorismo in corso da giorni nel Paese.

Italia: il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, ha nominato tre commissari straordinari per l’Ilva di Taranto.

Nigeria: l’esercito camerunense ha liberato con un operazione militare Nitsch Eberhard Robert, un cittadino tedesco che era stato rapito da Boko Haram nel 2014.

Ucraina: sono morti 5 civili e 29 sono rimasti feriti nei bombardamenti nell’est del Paese sulla città di Donetsk, controllata dai ribelli filorussi.

Repubblica Democratica del Congo: secondo la Federazione internazionale dei diritti umani sono 42 le persone morte negli scontri tra manifestanti e polizia durante le proteste contro la riforma della legge elettorale.

Turchia: un tribunale di Kayseri ha condannato a dieci anni di carcere due poliziotti colpevoli di aver picchiato fino alla morte un manifestante durante le proteste del 2013 contro il governo. Condannati a pene inferiori anche tre commercianti che parteciparono al pestaggio.

Egitto: l’attivista Alaa Abdel Fattah, in carcere per aver partecipato a una manifestazione non autorizzata, è stato trasferito in ospedale dopo due mesi di sciopero della fame.

Opec: il segretario generale dell’organizzazione, Abdullah al Badri, ha dichiarato che la decisione di non tagliare la produzione del petrolio nonostante il calo dei prezzi è stata “puramente economica”.

Mali: centinaia di persone sono scese in piazza contro i bombardamenti delle Nazioni Unite sui ribelli tuareg nel nord del Paese.

Mozambico: sono salite a 84 le vittime delle inondazioni nel Paese.

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