La manifestazione di sabato 7 maggio contro il piano austriaco di rendere più stringenti i controlli al valico del Brennero, lungo la frontiera tra Italia e Austria, è degenerata in scontri tra la polizia e alcune centinaia di black bloc e anarchici.
I manifestanti hanno lanciato pietre e petardi contro gli agenti che hanno risposto sparando gas lacrimogeni. Diciotto agenti sono rimasti feriti negli scontri, cinque manifestanti sono stati arrestati e nove trattenuti dalla polizia.
Secondo le autorità a protestare erano circa 600 persone, la maggior parte arrivate da Italia, Austria, Germania e Grecia. La manifestazione sarebbe stata organizzata da un gruppo anarchico del Trentino.
Alcuni manifestanti, dopo i primi scontri con la polizia, hanno occupato i binari della vicina stazione ferroviaria per impedire il passaggio dei treni. Dopo essere stati dispersi dalle forze dell’ordine, i manifestanti si sono diretti verso l’autostrada A22 finché gli agenti sono riusciti a sgomberare definitivamente le vie di comunicazione.
È la terza dimostrazione violenta in un mese vicino al varco del Brennero. L’Austria alcune settimane fa ha minacciato di costruire una rete metallica lunga 400 metri lungo il confine con l’Italia arginare il passaggio dei migranti verso il nord Europa attraverso il valico del Brennero.
Il presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi e la cancelliera tedesca Angela Merkel il 5 maggio, al termine di un vertice bilaterale, avevano espresso la loro netta opposizione alla proposta austriaca perché metterebbe a rischio il principio della libera circolazione di Schengen.
Il tema della crisi dei migranti, che dall’estate del 2015 ha fatto registrare l’arrivo in Austria di oltre centomila richiedenti asilo, sta dominando il dibattito politico austriaco. Il parlamento di Vienna sta discutendo anche una riforma per rendere più restrittive le regole per le richieste di asilo
Al primo turno delle elezioni presidenziali avvenute domenica 24 aprile, gli elettori hanno premiato l’estrema destra del partito della Libertà di Norbert Hoefer che ha fatto campagna elettorale con posizioni anti-immigrazione.