La Camera dei deputati il 4 maggio ha approvato la nuova legge sulla legittima difesa. Nel testo è prevista la giustificazione per la reazione nei confronti di chi si introduce in maniera violenta in una proprietà e si rende responsabile di un’aggressione. Ci dovrà comunque essere equilibrio tra difesa, offesa e pericolo.
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I voti a favore sono stati 225, 166 i contrari, 11 gli astenuti. La legge, che ora passa al Senato, è stata sostenuta dalla maggioranza parlamentare, mentre è stata criticata da Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega Nord, che la considerano ancora troppo restrittiva nei confronti del diritto alla difesa dei cittadini che subiscono intrusioni nelle loro abitazioni.
Secondo il nuovo testo, la legittima difesa si applicherà alle aggressioni commesse in casa, in ufficio o in negozio di notte e con l’utilizzo della violenza, della minaccia e dell’inganno. Il turbamento psichico causato dall’aggressione è considerato dalla norma una motivazione di esclusione di colpa in caso di reazione violenta della vittima.
Un’altra novità riguarda l’impegno dello Stato a coprire le spese legali e processuali delle persone alle quali sarà riconosciuta la legittima difesa.
La legge prevede come quella precedente la proporzione tra difesa e aggressione nel caso in cui l’intrusione domiciliare metta in pericolo la vita, l’integrità fisica o la libertà personale o sessuale propria o di altre persone presenti nell’abitazione.
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