Nella legge di bilancio 2017 è stata introdotta quella che l’Agenzia delle entrate ha denominato “flat tax”. Una misura prevista principalmente per stranieri e che consiste in un regime fiscale agevolato per incentivare persone di altri paesi a spostare la residenza fiscale in Italia.
— Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come
In realtà, non si tratta di una vera e propria flat tax. Secondo la sua definizione, la flat tax è un sistema di tassazione del reddito non progressivo, caratterizzato da un numero limitato di aliquote (una o due). La nuova imposta prevista con la legge di bilancio, invece, è un’imposta capitaria, cioè uguale per tutti i contribuenti.
Con questa misura si prevede il pagamento di un’imposta forfettaria di 100mila euro per ciascun periodo d’imposta per cui viene esercitata. L’obiettivo è quello di incentivare persone residenti all’estero a trasferire la residenza nel nostro paese. Si tratta di un provvedimento che può far gola a persone con patrimoni (l’imposta è sul patrimonio e non sul reddito solamente) molto alti, che altrove pagherebbero imposte per una cifra superiore ai 100mila euro annui.
La misura consente anche la possibilità di pagare 25mila euro – sempre l’anno – per estendere la misura a ogni familiare che vuole approfittare di questa possibilità.
C’è una condizione che va rispettata per poter usufruire di questo regime agevolato. La persona deve aver vissuto fuori dall’Italia per almeno nove degli ultimi dieci anni. In questo modo l’agevolazione non può essere utilizzata da persone che spostano la residenza in un altro paese per poi riportarla nella Penisola nel giro di tempi brevi per aver accesso alla misura.
Il versamento dell’imposta deve essere effettuato in un’unica soluzione.
Il provvedimento potrebbe attrarre nuovi fondi per lo stato italiano, grazie al pagamento dell’imposta annuale, ma anche per merito di eventuali operazioni successive al trasferimento della residenza fiscale in Italia.
Al contrario, uno dei possibili aspetti critici riguarda le eventuali lamentele di altri paesi. In molti potrebbero sostenere di sentirsi penalizzati dal fatto che l’Italia strappi loro via contribuenti ricchi con una sorta di sistema concorrenziale non propriamente leale.
— Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata.**
Leggi l'articolo originale su TPI.it