“Mi assumo tutte le responsabilità della sconfitta”.
“E’ stata una grande festa della democrazia, che si è svolta in un contesto sì segnato da qualche polemica in campagna elettorale, ma in cui tanti cittadini si sono avvicinati e riavvicinati alla Carta costituzionale”.
“Domani pomeriggio convocherò il Cdm, ringrazierò i miei colleghi e salirò al Quirinale, dove consegnerò le dimissioni nelle mani del presidente Mattarella”.
“Se uno perde non fischietta facendo finta di nulla. Io ho perso. Nella politica italiana non perde mai nessuno, io sono diverso, ho perso e lo dico a voce alta anche se con il nodo in gola. Non sono riuscito a portarvi alla vittoria. Ma ho fatto veramente tutto quello che si poteva fare in questa fase. Non credo che la politica sia il numero inaccettabile di politici che abbiamo, ma credo nella democrazia. E se uno perde non se ne va fischiettando, facendo finta nulla e sperando che passi la nottata. Non siamo stati convincenti, ma andiamo via senza rimorsi”.
“Con amicizia istituzionale e con un grande sorriso e abbraccio accoglierò qui il mio successore chiunque egli sarà. Gli consegnerò la campanella e il lungo dossier delle cose fatte”.
“Grazie ad Agnese, per aver sopportato la fatica di questi mille giorni e per come ha splendidamente rappresentato il nostro Paese. Grazie ai miei figli. Sono stati mille giorni che sono volati, ora per me è tempo di mettersi in cammino”.