Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha tenuto oggi, 26 settembre, il suo primo discorso in occasione della 73esima Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York.
“Da anni l’Italia è impegnata in operazioni di soccorso e salvataggio nel Mar Mediterraneo ed ha sottratto così alla morte decine di migliaia di persone, spesso da sola, come è stato più volte riconosciuto dalle stesse istituzioni europee allorchè hanno affermato che l’Italia aveva “salvato l’onore dell’Europa”, ha detto il presidente durante il suo intervento, in cui ha parlato della politica estera del governo.
“Si tratta di una sfida che può e deve essere raccolta con un approccio di responsabilità condivisa, in una logica di partenariato tra paesi di origine, transito e destinazione dei flussi, che tenga conto dell’esigenza prioritaria di garantire la dignità delle persone ma anche con la ferma determinazione di combattere chi questa dignità e la stessa esistenza calpesta con il traffico di esseri umani”, ha aggiunto.
“L’Italia persegue gli obiettivi di pace e sviluppo della cooperazione internazionale anche nei momenti di restrizione del bilancio. I nostri impegni continuano e sono ispirati dagli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’agenda del 2010: la povertà, la siccità, la calamità natuali sono problematiche sulle quali continueremo a lavorare”, ha aggiunto.
Il premier ha parlato della situazione siriana: “Il lungo conflitto che da sette anni tormenta la Siria dimostra tutti i limiti delle soluzioni militari. Abbiamo il dovere di sostenere l’azione dell’ONU e del suo Inviato De Mistura”.
E sulla Libia ha affermato che “nelle prossime settimane l’Italia ospiterà una Conferenza sulla Libia che avrà come obiettivo principale proprio quello di sostenere un percorso politico condiviso tale da contribuire a stabilizzare politicamente il paese”.
“Il percorso sarà fondato sul più ampio coinvolgimento degli stessi attori libici, che restano i padroni del loro destino, e sulla centralità delle Nazioni Unite, il cui Piano d’Azione costituisce l’elemento verso cui far convergere i contributi dei principali stakeholders internazionali e regionali”.
Quanto alla politica economica del governo Legaa-Cinque Stelle, il premier ha affermato: “Non considero, prima ancora che politicamente, moralmente accettabile un’azione di governo che non si preoccupi adeguatamente di assicurare a tutti i cittadini condizioni di vita eque e pienamente dignitose”.
“Quando qualcuno ci accusa di sovranismo e populismo, amo sempre ricordare che sovranità e popolo sono richiamati dall’Art.1 della Costituzione italiana, ed è esattamente in quella previsione che interpreto il concetto di sovranità e l’esercizio della stessa da parte del popolo”, ha proseguito.
Nella stessa giornata il premier ha incontrato a colazione il segretario Guterres e il presidente statunitense Donald Trump e ha risposto alle domande dei giornalisti inerenti alla politica interna dell’Italia e in particolar modo sulla manovra finanziaria.
“Con i fatti porteremo gran bene agli italiani. Stiamo facendo una manovra che porterà beneficio al nostro Paese. Il nostro paese ha bisogno di crescita economica, crescita sociale e anche giustizia sociale. (…) Con la mia responsabilità di governo, assieme a tutti i miei ministri stiamo lavorando per liberare la crescita”, aveva detto il premier.
L’Assemblea delle Nazioni Unite
Martedì 25 settembre 2018 è iniziata a New York la 73esima Assemblea generale Onu. Più di 120 capi di stato e di governo e centinaia di ministri si incontrano al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite.
“Rendere le Nazioni Unite rilevanti per tutte le persone: una leadership globale e la condivisione delle responsabilità per creare una società pacifica equa e sostenibile”: questo è il tema scelto per l’Assemblea, presieduta da Maria Fernanda Espinosa Garces, ex ministro della difesa dell’Ecuador.
Il 25 settembre ha preso la parola il presidente statunitense, che ha rivendicato i risultati raggiunti dalla sua Amministrazione, che “ha ottenuto più di tutte nella storia Usa”.
Molti dei presenti hanno sorriso rumorosamente quando che il presidente americano ha rivendicato i suoi successi degli ultimi due anni.
Nel suo discorso, Trump ha attaccato ancora una volta l’Iran, affermando che il paese deve “rimanere isolato fino a che continuerà a sostenere il terrorismo e finché le sue aggressioni continueranno”.