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“Al Congresso Verona rivive la morale mussoliniana”: l’attacco di Dacia Maraini

Dacia Maraini. Credit: Omar Bai/AFP
Di Futura D'Aprile
Pubblicato il 29 Mar. 2019 alle 18:51 Aggiornato il 30 Mar. 2019 alle 17:58

Il Congresso della famiglia di Verona è iniziato da meno di 24 ore, ma non si fermano le condanne e le critiche degli intellettuali.

Ultimo affondo contro la kermesse arriva dalla scrittrice Dacia Maraini, che in un’intervista rilasciata ad Agi spiega: “Non parliamo di ritorno al Medioevo, lasciamolo stare, perché era un totalitarismo religioso, troppo lontano dai tempi di oggi”.

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“Piuttosto”, continua la scrittrice, “quello che sta succedendo ricorda gli anni Trenta e la nascita dei fascismi europei”.

Secondo la Maraini i temi principali discussi nel corso del Congressi come “intolleranza verso i diversi, l’invocazione di una famiglia ‘naturale’, l’odio verso lo straniero, il nazionalismo esacerbato e irrazionale, la condanna dell’omosessualità e il fastidio per le libertà femminili, ricordano molto la morale mussoliniana e quella hitleriana”.

“Irreggimentazione della società, comando di pochi su molti, leggi liberticide, violenza contro i deboli”, continua la Maraini nell’intervista ad Agi.

La scrittrice ha anche precisato che la filosofia alla base del Forum può essere vista come un attacco contro i migranti, che invece potrebbero avere un ruolo importante nella crescita demografica del paese.

“L’intolleranza contro gli stranieri (non a caso urlano ‘prima gli italiani’!) e verso le minoranze è tipica dei governi tirannici”.

Il Forum prende quindi di mira un nuovo, possibile modello di famiglia e si schiera in difesa della famiglia tradizionale formata da uomo e donna.

“Tutti i cambiamenti fanno paura”, spiega la scrittrice. “Anche perché promettono la cessazione di molti privilegi. Vedi le libertà femminili che pregiudicano le prerogative maschili del possesso e del controllo sulla famiglia”.

Affrontando il tema della famiglia arcobaleno e dell’ostinazione nel voler proporre un modello di società tradizionale e che resista ai cambiamenti, Dacia Maraini spiega: “Credo più a un ritorno indietro culturale di una società impaurita ed egoistica, che si dichiara cristiana, ma ha perso completamente ogni spirito cristiano”.

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