Il governo giallo-verde continua a lavorare sul Decreto crescita, una sorta di manovra bis con l’obiettivo di stimolare nuovi investimenti. In un paese che, come sottolineato dall’Ocse, si è attestato agli stessi livelli di crescita di inizio millennio. Tra le misure presenti nella bozza del decreto legge, come anticipato da AdnKronos, spunta adesso un possibile condono multe e tasse locali, come Imu, Irap e Tasi.
L’articolo in questione è denominato “Estensione della definizione agevolata delle entrate regionali e degli enti locali”. Riguarda tutti i provvedimenti emessi tra il 2000 e il 2017. Nell’idea del governo, infatti, le persone cui sono state notificate ingiunzioni in quel periodo dovrebbero pagare esclusivamente l’importo dovuto, senza le sanzioni o gli interessi.
La definizione agevolata delle entrate, già prevista per l’erario, viene estesa dunque anche agli enti locali. Il punto focale della questione, però, è che il Decreto crescita lascerà ai singoli enti locali la decisione finale. Spetterà dunque alle amministrazioni l’ultima parola sull’introduzione o meno della sanatoria per le multe.
Sempre secondo la bozza, la rottamazione delle cartelle può estendersi anche alle regioni, alle province, alle città metropolitane e ai comuni. Le somme condonabili non saranno solo quelle iscritte a ruolo, ma anche quelle chieste tramite decreto ingiuntivo.