Si svolto venerdì 4 maggio, presso la facoltà di Architettura della Sapienza, sede di Valle Giulia, l’evento di premiazione del concorso di idee promosso dal Gruppo Giovani della Sezione Lazio dell’Associazione Dimore Storiche Italiane in collaborazione con la Fondazione Italiana Accenture. Progetto ideato e coordinato dall’arch. Patrizio Mario Mergè.
L’iniziativa ha avuto come oggetto il restauro e la valorizzazione della Rocca Farnese di Ischia di Castro, edificio rinascimentale di origine medievale, sottoposto a vincolo come monumento nazionale, situato in provincia di Viterbo di proprietà di Stefano Aluffi Pentini.
Il concorso mira a coinvolgere, in modo sinergico e trasversale, il mondo dei giovani, delle università e delle dimore storiche in un confronto concreto sulla conservazione e valorizzazione dei beni storico-architettonici.
Il concorso, aperto agli studenti di tutte le università con sede nel Lazio e a tutti coloro che abbiano ottenuto un qualsivoglia titolo universitario (scuola di specializzazione, dottorato) da meno di tre anni, al quale in modo particolare hanno aderito le facoltà di economia e architettura dell’Università di Roma Tre, dell’Università di Roma La Sapienza, dell’Università di Torvergata, la LUISS rendendolo oggetto d’esame del laboratorio del Case Analysis and Business Gamess tenuto dal professor Roberto Dandi; le università statunitensi Notre Dame University e University of Arkansas Rome Center.
La Fondazione Accenture ha messo a disposizione la propria piattaforma tecnologica per la gestione dei bandi di concorso.
Ai giovani partecipanti al bando veniva richiesto di prendere in considerazione i vari aspetti del restauro, da quello estetico a quello economico, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, e saranno valutate da una commissione di esperti delle discipline economiche e del restauro architettonico.
Scopo dell’iniziativa in particolare è creare gruppi interdisciplinari di studenti e neolaureati di università di architettura ed economia che possano elaborare idee sulla riqualifica delle dimore vincolate situate nei centri rurali, che contribuiscano anche alla promozione del territorio circostante.
Tra le proposte progettuali consegnate, diciotto in tutto, il Collegipo Giudicante composto dal Prof. Giovanni Carbonara, Università La Sapienza, facoltà di Architettura il Prof. Giampiero Marchesi, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del Ministero dello sviluppo economico; il Prof. Francesco Scoppola, MIBACT, Direttore Generale Formazione e Cultura , il Dott. Francesco Sforza Cesarini, Presidente A.D.S.I.Lazio, il Dott. Stefano Aluffi Pentini, Proprietario Rocca Farnese e l’Arch. Patrizio Mario Mergè, Responsabile A.D.S.I. Lazio Giovani, ha saputo individuarne otto rivelatesi più meritevoli e corrispondenti alle richieste del bando: cinque le idee che hanno ricevuto un attestato di menzione: Landscapes in black lines, TusciaLAB, ROCCA DI OGGI, E’ DI DOMANI, Farnesiana Ratio | Sapori & Sapere, HUB_itare: cultura e paesaggio.
Ai tre gruppi di studenti che hanno presentato le proposte ritenute maggiormente meritevoli verrà offerto un riconoscimento in denaro e un premio realizzato dagli scultori Patrizio e Cristiano Alviti.
Primo classificato l‘idea dal titolo Arl lab in residence di Noémie Gabay, Dario di Girolamo, Gianluca Pellicani, Luigi Pisterzi, Federico Iannettone, Danilo Verzili; Secondo classificato Tuscia da Scoprire di Marianna Tedeschini e Sofia Rossi; Terzo classificato l’idea dal titolo TUSCIA FOOD ACADEMY di Marina Pacioni, Enrico Tortora, Silvia Bucci, federico foglietti, Samuele Maria Tremigliozzi.
A incidere sulla valutazione del Collegio Giudicante è stata la potenzialità di queste idee progettuali e quindi del loro ipotetico riscontro sociale ed economico sul territorio, frutto di un attento studio e conoscenza del territorio e quindi delle sue carenze e potenzialità, l’attenzione alle nuove tecnologie e all’efficentamento energetico, il rispetto del monumento, la fattibilità economica delle proposte.
Questo primo concorso, nato come “progetto pilota” dell’Associazione Dimore storiche italiane, replicabile in futuro nelle varie sezioni regionali A.D.S.I presenti sul territorio nazionale, nella forma di iniziative volte a valorizzare le dimore storiche soggette a vincolo, che costituiscono una parte rilevante del patrimonio storico-architettonico italiano, considerata l’adesione e l’entusiasmo dei partecipanti si conferma come tappa fissa dell’associazione
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