Una denuncia-querela è stata presentata questa mattina dal Comune di Amatrice alla procura del tribunale di Rieti, per diffamazione aggravata contro Charlie Hebdo, che il 2 settembre scorso aveva pubblicato una vignetta sul terremoto che ha colpito il centro Italia il 24 agosto.
Nell’ultimo numero di Charlie Hebdo, il noto giornale satirico francese, era infatti comparsa una vignetta che questa volta non ha indignato gli estremisti islamici, ma moltissimi italiani che si sono sentiti offesi per il tono con il quale è stato trattato il sisma che ha causato la morte di quasi trecento persone.
Sull’ultima pagina del giornale, comparso in edicola mercoledì 31 agosto, compare infatti un’immagine intitolata “Terremoto all’italiana: penne al sugo, penne gratinate, lasagne”, in cui sotto al testo si vedono un uomo e una donna sporchi di sangue e una pila di cadaveri sepolti sotto diversi strati di macerie. La vignetta ha suscitato molta indignazione da quando è comparsa su Twitter, e nonostante in Francia non abbia finora fatto notizia, gli italiani sembrano non aver apprezzato questo genere di ironia.
Il periodico francese Charlie Hebdo aveva raffigurato le vittime del sisma “in modo tale da somigliare a degli stereotipati piatti della tradizione culinaria italiana”, mentre una seconda vignetta “aveva attribuito la colpa della devastazione del centro Italia alla mafia. “Si tratta di un macabro, insensato e inconcepibile vilipendio delle vittime di un evento naturale – spiega l’avvocato Mario Cicchetti, legale del comune di Amatrice. “La critica, anche nelle forme della satira, è un diritto inviolabile sia in Italia che in Francia, ma non tutto può essere ‘satira’ e in questo caso le due vignette offendono la memoria di tutte le vittime del sisma, le persone che sono sopravvissute e la città di Amatrice”.
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