Claudio Gemme | Commissario Genova
Venerdì 28 settembre il presidente Mattarella ha firmato il decreto Genova, che dispone le misure da attuare dopo il crollo del ponte Morandi e la nomina di un commissario con poteri straordinari (qui cosa prevede il decreto)
Il governo ha trovato l’accordo sul nome di Claudio Andrea Gemme, come confermato da fonti parlamentari della Lega.
Lo stesso Gemme ha confermato la decisione nel pomeriggio di sabato 29 settembre: “Ho già messo le mie dimissioni sul tavolo, quindi quando arriverà l’ufficialità della nomina, le mie dimissioni saranno effettive”, ha detto in un’intervista all’emittente televisiva Telenord.
Gemme ha voluto così rispondere alle accuse avanzate su un possibile conflitto d’interessi con Fincantieri, l’azienda cui una parte del governo vorrebbe far ricostruire il ponte.
“La società ha delle competenze, capacità e grande valore storico”, dice Gemme rispondendo alla domanda se Fincantieri possa occuparsi della ricostruzione.
“Penso che potrebbe sicuramente fare il lavoro, è chiaro che va tutto esaminato. Io sono abituato a esaminare un progetto e vedere se all’interno ci sono le competenze adeguate per effettuare un lavoro. Il tema vero è la valutazione del tipo di realizzazione che bisogna fare”.
Il manager ha aggiunto che “i tempi (per la ricostruzione, ndr) sono sempre molto lunghi. Non posso dare una data al momento, vorrei fissare un periodo certo per poi rispettarlo con un impegno importante. Dire 8, 12 mesi o più sarebbe come giocare al lotto”.
Chi è Claudio Gemme
Claudio Gemme ha 70 anni, è genovese ed è un manager di Fincantieri.
È cresciuto proprio nella zona rossa sotto il ponte Morandi, dove i suoi genitori hanno ancora una casa in via Porro.
I genitori di Gemme si sono trasferiti da qualche tempo in una casa di campagna in Piemonte.
Gemme è laureato in Scienze Economiche e Politiche ed è un esperto di efficienza energetica. Nel 1973 ha iniziato a lavorare per Finmeccanica nell’ambito della Direzione approvvigionamenti, poi nella Gestione progetti di Ansaldo.
Nel 1987 ha gestito il contenzioso tra industria e governo dopo la chiusura delle centrali nucleari in seguito al referendum e nel 2000 ha gestito la privatizzazione del ramo industrialedel gruppo Ansaldo.
Ha contribuito a risanare l’azienda americana High Voltage Engineering Corporation nel 2005. Attualmente è presidente di Fincantieri Sistemi Integrati.
L’identikit del commissario era stato tracciato così ieri dal ministro dell’Interno Matteo Salvini: “Abbiamo dato un consiglio, un nome, un cognome e un curriculum di altissima professionalità, genovese che ha girato il mondo, coinvolto direttamente, anche tramite la famiglia, nel disastro. Spero si chiuda oggi”.
Il nome, proposto dalla Lega, è stato approvato dai Cinque Stelle ed è gradito anche al governatore della Liguria Giovanni Toti, che l’anno scorso avrebbe voluto Gemme come candidato sindaco del centrodestra a Genova.
“Ho dato la mia disponibilità a fare il Commissario, è una bella sfida per chiunque accetti questo incarico”, ha detto Gemme all’Ansa, precisando però di non aver ancora avuto alcuna comunicazione ufficiale sulla eventuale nomina.
Quale ruolo avrà il commissario
La nomina, che avverrà tramite un decreto del presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, arriverà dopo l’entrata in vigore del decreto del governo su Genova, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Il commissario, secondo il decreto, dovrà procedere in tempi rapidi alla ricostruzione delle infrastrutture danneggiate.
Dovrà occuparsi anche dell’attuazione delle misure necessarie per superare le conseguenze degli eventi dannosi.
Gemme ricoprirà un ruolo fondamentale a Genova per un arco di tempo di almeno due anni e avrà poteri straordinari.
Infatti, il decreto prevede infatti che possa agire in deroga a tutte le norme, escluse quelle penali.
Il rischio conflitto d’interessi
Sul nome di Claudio Gemme sono arrivate però le prime critiche da parte delle opposizioni, per il rischio di un possibile conflitto d’interessi.
Il deputato Pd Ubaldo Pagano ha scritto su Facebook: “Il commissario per la ricostruzione del Ponte di Genova, che avrà poteri decisionali e di deroga delle leggi sugli appalti come mai nessun altro commissario ha avuto negli ultimi anni, è un dirigente di Fincantieri. La stessa azienda cui Di Maio vorrebbe far ricostruire il Ponte sebbene non abbia le autorizzazioni previste per un’opera del genere e si occupi di cantieristica navale”.
“Il profilo professionale di Gemme non è in discussione, ma i rischi di conflitto di interessi – rincara Pagano – sono evidenti. Il Ponte va ricostruito presto e bene, ma soprattutto nel rispetto delle regole”.
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