Nicola Zingaretti è il nuovo segretario del Partito democratico. Ma chi lo ha votato? Dai flussi Ipsos per il Corriere della Sera emerge che ad aver votato per lui sono prevalentemente di fasce di età più adulte, dai 50 in su, e in particolare i pensionati.
Zingaretti è apprezzato soprattutto da chi si sente di sinistra: rispetto alle primarie 2017, la componente degli elettori che si colloca a sinistra è passata dal 19 al 41 per cento, e tra loro Zingaretti è stato votato dal 77 per cento.
La componente di centro sinistra tra gli elettori del Pd scende dal 65 al 49 per cento, e la maggior parte dei voti Maurizio Martina li ha raccolti in questa fascia.
Un dato per certi versi preoccupante per il partito è che scende dal 90 all’83 per cento la quota di coloro che hanno dichiarato che alle prossime elezioni voterebbero per il Pd.
I dati Ipsos mostrano inoltre come cambia l’età media degli elettori: gli over 64 passano dal 43 al 46 per cento, mentre aumentano nel 3 per cento anche gli elettori della fascia di età 16-34, che sono il 14 per cento del totale.
Zingaretti, come abbiamo visto, è più votato dalla fascia di età più anziana, mentre Martina e Giachetti hanno raccolto consensi tra i più giovani.
Per quanto riguarda il titolo di studio, rispetto al 2017 ci sono meno elettori con la licenza elementare (il 6 per cento in meno), mentre sale il numero dei diplomati e dei laureati. Nello specifico, Zingaretti ha raccolto più consensi tra i diplomati, Martina tra i laureati e Giachetti tra quelli con la licenza elementare.
Il 43 per cento degli elettori delle primarie è pensionato, mentre il 17 per cento sono impiegati o insegnanti e il 7 per cento sono operai. Le casalinghe elettrici del Pd sono cresciute dal 14 al 17 per cento, e l’84 per cento di loro ha votato le Zingaretti.
Maurizio Martina ha invece raccolto consensi principalmente tra gli studenti e i disoccupati, mentre Giachetti tra gli operai.
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