Quarantuno migranti che erano a bordo della nave Diciotti che ad agosto 2018 è stata ferma per 5 giorni al porto di Catania senza poter sbarcare, hanno chiesto il risarcimento danni al premier Conte e a Matteo Salvini. I migranti, che hanno fatto ricorso d’urgenza al tribunale civile di Roma, sono stati seguiti da uno studio legale romano.
Il risarcimento danni per privazione della libertà personale si aggira tra i 42 e i 71mila euro.
Proprio nella giornata di ieri, la procura di Catania aveva chiesto l’archiviazione per Conte, Di Maio e Toninelli, che si erano autodenunciati per il caso Diciotti, sostenendo che la decisione di Salvini di bloccare lo sbarco era in realtà una decisione del governo.
Non è chiaro in quale consiglio dei ministri sia stata presa questa decisione. Il ministro Bonafede non ha saputo rispondere a questa domanda che gli era stata rivolta a Otto e Mezzo da Lilli Gruber e Gianrico Carofiglio.