“Quello che si è perso con l’instabilità dei rapporti di coppia si è recuperato con una maggior attenzione ai figli. Tutte le persone che divorziano hanno insito un senso di colpa, non soltanto i cattolici. Questo induce ad essere genitori più presenti”.
A dirlo, in un’intervista a Libero, è Pier Ferdinando Casini. Il senatore, politico di lungo corso, ha due divorzi alle spalle.
Una circostanza spesso rimarcata da chi sottolinea ironicamente l’incongruenza tra questo “curriculum familiare” e i principi cattolici a cui si è sempre ispirata la sua attività politica.
Casini ha quattro figli, due nati dal primo matrimonio con Roberta Lubich, due dalle seconde nozze con Azzurra Caltagirone.
“Con loro ho un rapporto di vera vicinanza fisica”, racconta alla giornalista Simona Bertuzzi.
Dopo il secondo divorzio, ora Casini vive da solo: “Difficile per chi è abituato a vivere contornato da gente. Un uomo di 60 anni solo, che non ha voglia di aver relazioni sentimentali stabili o ha difficoltà a crearne di nuove, ha un’affettività colmata dai figli”
Casini, nell’intervista, fa alcune riflessioni sul legame tra potere e affetti. “Il potere è un’illusione ottica. Le cariche, l’esposizione pubblica sono passeggeri. Poi si torna coi piedi per terra. L’importanza per un politico è saper reggere l’altitudine e poi calarsi di nuovo in una vita normale”.
“Quando lasciai la presidenza della Camera dei deputati (era il 2006) non mi vergogno a dire che sentivo di perdere il potere. Il primo giorno fu una delizia perché Bertinotti mi fece uno splendido elogio in Parlamento ed ebbi l’onore delle armi. Ma la mattina successiva mi svegliai nel mio letto e dissi ‘ora che faccio?'”
“Sicuramente gli anni successivi sono passati senza traumi perché mi sono ributtato subito nella politica attiva”, conclude l’ex presidente della Camera dei deputati.
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