Il 7 aprile 2018 il giudice istruttore del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano ha emesso un mandato di cattura per pedopornografia a carico del monsignor Carlo Alberto Capella.
Il provvedimento è stato eseguito in giornata dalla gendarmeria vaticana a conclusione di un’indagine svolta dal promotore di giustizia della Città del Vaticano Giampiero Milano.
Monsignor Carlo Alberto Capella è attualmente detenuto nella caserma del corpo della gendarmeria vaticana.
La denuncia era stata presentata nel giugno 2017 dalle autorità statunitensi per vie diplomatiche.
Il monsignore, di origini emiliane, è un esponente di primo piano nella gerarchia della diplomazia vaticana. Infatti ha lavorato presso la segreteria di Stato vaticano come officiale della sezione per i rapporti con gli altri Stati e aveva partecipato alla sottoscrizione della Convenzione fiscale con lo Stato italiano.
Successivamente era stato inviato come secondo segretario alla sede diplomatica della Nunziatura apostolica, nella capitale americana di Washington.
Secondo fonti giudiziarie, il monsignore avrebbe compiuto i suoi reati nella capitale statunitense. Inoltre vi sono anche altri rapporti su Capella con accuse simili arrivate dal Canada.
“È una questione grave. Speriamo che la Santa sede fornisca maggiori dettagli” ha dichiarato il capo della Conferenza episcopale americana, cardinale Daniel DiNardo, al momento della denuncia a carico del monsignor Capella.