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Chi è Matteo Piantedosi, il capo di gabinetto indagato con Matteo Salvini per il caso Diciotti

Matteo Piantedosi, capo di gabinetto del Ministero dell'Interno.
Di Anna Ditta
Pubblicato il 26 Ago. 2018 alle 11:35

Il capo di gabinetto di Matteo Salvini, Matteo Piantedosi, è indagato insieme al ministro dell’Interno sul caso della nave Diciotti, bloccata per cinque giorni al porto di Catania senza che tutti i migranti a bordo potessero scendere.

Secondo i magistrati, Salvini e Piantedosi avrebbero privato illegalmente della libertà personale i profughi soccorsi dalla nave.

Le ipotesi di reato sono sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio(qui cosa rischia Salvini a livello penale).

Intanto, nella notte tra il 25 e il 26 agosto è stato completato lo sbarco dei 137 migranti che si trovavano ancora a bordo della nave.

L’indagine sul caso Diciotti (qui tutte le ultime news) non è così più a carico di ignoti, ma al contrario esplicitamente contro Salvini. Il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, e il sostituto Salvatore Vella, invieranno ora il fascicolo al tribunale dei ministri di Palermo (qui cos’è il tribunale dei ministri e come funziona).

Sulla questione è intervenuto la mattina del 26 agosto il ministro Luigi Di Maio (qui le sue dichiarazioni).

Chi è il capo di gabinetto del ministero dell’Interno

Secondo il sito del ministero dell’Interno, il gabinetto è l’ufficio che collabora con il ministro “per l’efficace e funzionale definizione degli obiettivi dell’Amministrazione, l’elaborazione delle politiche pubbliche, la valutazione della loro attuazione e le connesse attività di comunicazione” e cura il raccordo del vertice politico con l’Amministrazione”.

Il capo di gabinetto di Salvini da giugno scorso, è l’ex prefetto di Bologna Matteo Piantedosi.

Piantedosi è nato a Napoli il 20 aprile 1963, ma è cresciuto ad Avellino fino alla laurea in Giurisprudenza.

Si è poi trasferito a Bologna, dove ha studiato e lavorato.

Ha ricoperto diversi incarichi: per otto anni è stato il capo di Gabinetto della Prefettura, seguendo in particolare i temi della sicurezza, della protezione civile, dell’immigrazione, della mediazione dei conflitti sociali e del lavoro.

È stato anche componente del Comitato regionale di controllo sugli atti degli enti locali dell’Emilia-Romagna e Commissario straordinario di Imola.

Fra il 2010 e il 2011 ha ricoperto a Roma il ruolo di direttore delle relazioni parlamentari degli Affari legislativi, responsabile dell’ufficio primo del Dipartimento delle politiche del personale del ministero.

Contemporaneamente è stato anche subcommissario presso il Comune di Bologna con deleghe alla sicurezza urbana, agli affari istituzionali e alle società partecipate.

La nomina a prefetto di Lodi è arrivata nel 2011, ma già a gennaio 2012 Piantedosi torna a Roma come vicecapo di Gabinetto.

A giugno 2012 diventa Vicario e, da novembre, è il più giovane vicecapo della Polizia di Stato e fra i più stretti collaboratori dell’allora ministra dell’Interno, Annamaria Cancellieri.

Dal 15 maggio 2017 è stato nominato prefetto di Bologna.

Il 7 giugno 2018, con l’insediamento del governo Conte, è stato nominato capo di gabinetto del ministero dell’Interno.

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