Continuano senza sosta le ricerche dei dispersi sotto le macerie del ponte Morandi, a Genova, ultimo tratto autostradale della A10, crollato poco prima di mezzogiorno del 14 agosto.
Tra i resti del viadotto, nel pomeriggio è stato estratto vivo nanche un cane, rimasto sepolto dai detriti durante il crollo. Durante le operazioni di soccorso, gli operatori al lavoro hanno sentito abbaiare.
I soccorritori hanno individuato il punto esatto in cui si trovava l’animale, tra macerie e lamiere accartocciate delle auto volate giù dal ponte. Il cane, bloccato tra le lamiere dell’auto su cui viaggiava, è stato tirato fuori. Accanto a lui è stato ritrovato il corpo senza vita del padrone.
Le speranze di trovare gli altri dieci dispersi sono sempre più basse. Col trascorrere delle ore, le possibilità di ritrovare i sopravvissuti sono bassissime, ma Vigili del Fuoco e soccorritori non si danno pace e continuano a lavorare incessantemente.
#Genova #15ago crollo viadotto Morandi, prosegue senza sosta da 29 ore il lavoro dei 400 #vigilidelfuoco impegnati nelle operazioni di soccorso pic.twitter.com/MG1UlX8DYU
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) 15 agosto 2018
Il bilancio delle vittime è al momento di 39 morti accertati, tra cui tre bambini di 8, 12 e 13 anni, e sei persone straniere (tre francesi e tre cileni). Ci sono anche 16 feriti, di cui 12 in codice rosso, e una decina di dispersi.
Nella mattinata del 15 agosto le operazioni di soccorso sono state sospese per il rischio di crollo di una parte del pilone autostradale rimasta pericolante, nella zona di via Campi.
Il Governo ha annunciato l’intenzione di revocare la concessione ad Autostrade per l’Italia.
Sono stati evacuati 11 palazzi e 440 persone nella zona interessata dal crollo, ha reso noto il Comune di Genova.
“Temiamo che il numero delle vittime e dei feriti sia destinato ad aumentare perché sono ancora in corso le operazioni di rimozione dei detriti della parte del ponte caduto”, ha detto il capo del dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli. Non sarebbero coinvolte persone nelle case o in transito sotto la struttura, ma solo gli occupanti dei veicoli caduti.
Al momento del cedimento della struttura, secondo quanto riportato da Borrelli, sul ponte transitavano 30-35 autovetture e tre mezzi pesanti.
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