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Terra dei fuochi, il governo firma il protocollo. Conte: “La priorità è la salute dei cittadini”

Previsto il coordinamento con le prefetture campane per la gestione dei militari, oltre all'impiego di droni e al coinvolgimento dei medici di base

Di Futura D'Aprile
Pubblicato il 19 Nov. 2018 alle 18:28 Aggiornato il 19 Nov. 2018 alle 18:35

A Caserta il governo ha firmato il protocollo che delinea l’azione nella lotta ai roghi tossici nella Terra dei Fuochi.

Ad annunciarlo davanti ai giornalisti, lunedì 19 novembre 2018, è il premier Giuseppe Conte, che dichiara: “Abbiamo appena firmato il Protocollo per la Terra dei Fuochi che ci piace chiamare Terra dei cuori. L’obiettivo è tutelare la salute delle popolazioni che vivono su questo territorio. Il piano di azione coinvolge sette ministeri, anche il governatore della Regione Campania”.

“Questo sta a significare particolare sensibilità di determinazione fenomeno traffici illeciti, roghi e discariche abusive”, ha aggiunto nel corso della conferenza stampa, disertata dal vicepremier Matteo Salvini. Una nota del Viminale ha fatto sapere che l’assenza del ministro dell’Interno non è dovuta ad “alcuna polemica” e a “nessun mistero”.

Il ministro Di Maio è intervenuto affermando che il protocollo prevede di coinvolgere medici di base per monitorare indici tumorali. “Abbiamo davanti un lavoro grosso, il più grosso per il governo. In quasi ogni regione esiste una Terra dei fuochi, se la debelliamo qui possiamo debellarla ovunque. Stiamo ridando il diritto di respirare ai cittadini di questa terra e a questa terra”, ha dichiarato il leader pentastellato.

“Tutto il dipartimento del ministero sarà per la lotta alla contraffazione, per controllare ed eventualmente chiudere tutte le aziende abusive”, ha aggiunto Di Maio, che si dichiara orgoglioso per l’intesa raggiunta. “Daremo il via a qualcosa che in passato è stato negato ed è solo l’inizio”, ha sottolineato.

Come era stato annunciato in precedenza, il governo ha  deciso di ricorrere all’esercito per controllare le discariche: “Abbiamo movimentato l’esercito in alcuni siti dove si considera che c’è particolare rischio”.

Lo scontro tra la Lega e il Movimento 5 Stelle – Lo scontro giallo-verde ha riguardato principalmente il ricorso o meno agli inceneritori: mentre il leader della Lega Matteo Salvini ha spinto per il loro utilizzo, il pentastellato Luigi Di Maio si è detto più volte contrario all’iniziativa.
“Il governo del cambiamento dichiara guerra a mala gestione e traffici illeciti che per troppi anni, nel silenzio dei governi precedenti, hanno devastato un territorio meraviglioso tristemente ribattezzato ‘Terra dei fuochi'”, era stato il commento su Facebook del premier Conte, che era intervenuto per mediare tra i due vicepremier annunciando la conferenza stampa di Caserta, disertata da Salvini.

Il piano – Nella lotta contro i roghi di rifiuti che intossicano la cosiddetta Terra dei fuochi in Campania, il governo ha intenzione di creare una cabina di regia a Palazzo Chigi che coordini gli interventi e gestisca il lavoro di 100 carabinieri esperti in investigazioni ambientali, forze di polizia e forze armate.

Una parte dei militari saranno selezionati tra quelli impiegati nell’operazione Strade sicure, a cui saranno affiancati altri 200 agenti.

La cabina di regia di Roma si dovrà poi coordinare con le prefetture campane per la gestione dei militari, cui spetta il compito di monitorare i siti di stoccaggio, e delle forze dell’ordine al comando dei prefetti locali.

Nelle attività di controllo è previsto anche l’impiego di droni e di un sistema integrato e centralizzato di videosorveglianza.

I medici – Fondamentale per prevenire nuovi roghi, la creazione di una rete informatica per la gestione dei dati sul sistema di trattamento dei rifiuti, a cui si affianca il monitoraggio costante della qualità dell’aria anche grazie ad un accordo tra Stato e Regione ancora da siglare.

Il piano prevede anche il coinvolgimento dei medici di base per capire in quali zone e per quali motivi ci si ammala di più in Campania.

Per fare ciò, si è pensato ad un potenziamento del progetto Epidemiologia cancro, o Epi.Ca, che dal 2012 analizza il rapporto tra tumori, inquinamento e rifiuti.

Il governo pensa anche ad una campagna di informazione diretta di cittadini che potrebbero anche essere coinvolto nel presidio del territorio.

Gli inceneritori – Ancora incerta la presenza o meno di un piano per gli inceneritori nel protocollo di intesa, che si pone come un’anticipazione del disegno di legge Terra mia, che dovrebbe occuparsi di attività di prevenzione e sicurezza sull’intero territorio nazionale, secondo le prime indiscrezioni.

Il Piano del governo per la “Terra dei fuochi”, però, sarà firmato e varato con anticipo per cercare di risolvere l’emergenza rifiuti in Campania alla presenza del premier Conte, dei vicepremier Di Maio e Salvini, dei ministri dell’Ambiente, della Difesa, della Giustizia e del Sud, oltre al governatore della Campania De Luca.

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