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La campagna sociale contro l’abuso di alcol da parte dei giovani

La campagna sociale contro l'abuso di alcol da parte dei giovani. Credit: Pixabay

Il binge drinking è una pratica molto diffusa tra i giovani, e una campagna video della Scuola di Cinema Luchino Visconti la mostra nei suoi vari aspetti

Di Camilla Palladino
Pubblicato il 11 Apr. 2018 alle 12:46 Aggiornato il 17 Apr. 2018 alle 15:13

Per sensibilizzare i giovani al problema del consumo smodato di alcool, la Scuola di Cinema Luchino Visconti, con sede a Milano, ha realizzato una campagna video per informare i ragazzi compresi in un target di età tra gli 11 e i 24 anni.

La realizzazione è stata curata interamente dagli studenti, tra cui figura Michele Cardano, giovane regista milanese che ha creato un video di due minuti, dal titolo “Tutto il resto non è noia”.

Nel suo video, Cardano illustra come sia a volte difficile, tra gli adolescenti, trovare un’alternativa al bere, e lo fa attraverso il dialogo tra due ragazze che ripercorrono la serata precedente: abbandonandosi troppo spesso allo sballo senza controllo, ci si perde molte delle cose che accadono intorno a noi.

Il video di due minuti realizzato da Michele Cardano, “Tutto il resto non è noia”, per la campagna sociale #iononmelabevo:

Regia: Michele Cardano

Attori: Adriana Cormio, Ludovica Rosa, Alessio Rocco

Copywriter: Alessio Rocco

Fotografia: Maria Marangoni

Montaggio: Alessandro Belotti, Sabrina Camelia

Produzione: Elisa Capetti, Gianluca Luciano

Voice over: Gloria Mottarelli, Miriam Gregorio

Musiche: Giovanni Zof

La campagna sociale e di sensibilizzazione contro l’abuso di alcol da parte dei giovani, “Io non me la bevo”.

I dati parlano chiaro: il consumo occasionale e smodato di alcol – chiamato anche binge drinking – nella fascia giovane della popolazione è in aumento. A bere si comincia spesso per caso: per stare con gli amici, per sentirsi uguali agli altri, per sembrare più adulti.

All’inizio si può addirittura avvertire un effetto piacevole, si socializza più facilmente, sembrano scomparire le ansie, le insicurezze, il senso di inadeguatezza. Ma tutto questo porta spesso a dimenticare che, poco tempo dopo, c’è l’altra faccia della medaglia.

Si sta male, c’è il vomito, la perdita del controllo corporeo, che alle volte possono sfociare nei casi estremi di coma etilico in età giovanile. Si tratta di un problema sottostimato, e spesso affrontato in modo ipocrita e superficiale.

Per vedere gli altri video della campagna sociale “Io non me la bevo“, clicca qui.

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