Il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, ha annunciato il 14 novembre 2018 di voler firmare un decreto che ha l’obiettivo di tutelare il cinema da piattaforme online come Netflix.
“Mi accingo oggi a firmare il decreto che regola le finestre in base a cui i film dovranno essere prima distribuiti nelle sale e dopo di questo su tutte le piattaforme che si vuole”, ha affermato il ministro nel videomessaggio inviato alla presentazione della ricerca Agis/Iulm ‘Spazi culturali ed eventi di spettacolo: un importante impatto sull’economia del territorio’.
“Penso sia importante assicurare che chi gestisce una sala sia tranquillo nel poter programmare film senza che questi siano disponibili in contemporanea su altre piattaforme”.
La legge – L’idea di Bonisoli è di consentire “ai gestori dei cinema di sfruttare appieno l’investimento per migliorare le sale e offrire un’esperienza di visione sempre più emozionante”.
Il ministro vuole quindi fissare le finestre per la distribuzione dei film, intervenendo sulla norma attualmente in vigore, la 220 del 2016.
Le finestre infatti erano regolate in Italia da una prassi secondo cui la programmazione in sala poteva durare fino a 105 giorni dalla prima proiezione o 10 se l’opera è programmata per tre giorni feriali, esclusi venerdì, sabato e domenica. Nei casi in cui la pellicola sia programmata in 80 sale la finestra è di 60 giorni.
Scontro tra Netflix e cinema – La polemica tra il mondo del cinema e Netflix si era acuita in occasione del Festival di Cannes di maggio 2018.
I film della piattaforma streaming erano stati banditi dalla competizione dopo che Netflix si era rifiutata di rilasciare le sue pellicole nelle sale cinematografiche.
La decisione era stata presa dal direttore del Festival, Thierry Fremaux, che ha anche precisato in un’intervista che “la storia del cinema e la storia di Internet sono due cose differenti”.
Intanto i fratelli Coen hanno annunciato che il loro prossimo film sarà distribuito direttamente su Netflix dal 16 novembre 2018, senza passare per i cinema.
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