Nella giornata di ieri, 11 agosto 2018, i militanti di Casapound hanno improvvisato un blitz sulla spiaggia di Ostia per allontanare gli ambulanti abusi del litorale romano.
Guidati dal consigliere municipale Luca Marsella, una ventina di militanti con indosso una pettorina rossa si sono avvicinati a un venditore di cocco. Il tutto ripreso e pubblicato in un video su Facebook.
“Siamo tornati a Ostia e dopo un anno non è cambiato nulla nonostante i proclami della Raggi – ha tuonato Marsella nel video postato sulla sua pagina – siamo qui per contrastare il commercio abusivo che permette la vendita di cibo avariato e merci contraffatte”.
La scorsa estate la stessa azione aveva scatenato polemiche durante la campagna elettorale di Ostia. Lì dove CasaPound ha poi ottenuto il 9% dei voti.
“Qui non è cambiato nulla nonostante i proclami del governo e abbiamo voluto riportare la legalità. Noi siamo dalla parte dei commercianti italiani tartassati da tasse e multe”.
“Dopo il nostro blitz dello scorso anno ci furono sequestri di merce contraffatta e cibo avariato, un business per i negozianti stranieri da cui i venditori abusivi si rifornivano e per i produttori che noi vogliamo combattere anche duramente”.
Il gruppo di Casapound è ripreso mentre scorta fuori dalla spiaggia e dagli stabilimenti un altro venditore. “Siamo qui per riaffermare un principio di legalità. Le accuse che arriveranno dai radicalchic, pronti a difendere illegalità e abusivismo pur di attaccare CasaPound, lasciano il tempo che trovano. Milioni di italiani ci daranno ragione”, ha poi concluso Marsella.
“La destra xenofoba a ogni stagione ripropone le sue pagliacciate”, è la replica di Stefano Pedica del Pd. “Capisco che Casapound sia in cerca di visibilità, ma la battaglia per la legalità non si fa tallonando per qualche minuto un venditore di cocco sulla spiaggia. Si fa con una seria azione politica e non con qualche spot a uso e consumo del popolo dei social”.