Bimba rom ferita
Una bimba rom di un anno, che vive nel campo di via di Salone a Roma, è grave dopo essere stata ferita alla schiena da un piombino.
La vicenda è accaduta martedì 17 luglio. I familiari hanno raccontato che la bambina si trovava in braccio alla madre, che stava camminando lungo via Palmiro Togliatti, quando la donna si è accorda che la piccola perdeva sangue dalla schiena.
Dopo essere stata portata all’ospedale Pertini e poi trasferita al Bambino Gesù, la bambina è stata sottoposta a un intervento chirurgico durante il quale le è stato estratto dal corpo un piccolo oggetto metallico molto simile a un piombino di una pistola ad aria compressa.
La bambina è ora ricoverata in prognosi riservata e le sue condizioni sono gravi.
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo d’indagine per chiarire quanto accaduto.
“La vicenda della bambina di un anno ferita alla schiena, probabilmente da un colpo di pistola ad aria compressa, è molto grave”, ha scritto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti in una nota.
“Auspico sia fatta al più presto chiarezza sull’accaduto e che venga quanto prima assicurato alla giustizia il responsabile di questo ignobile gesto”.
Anche la sindaca Virginia Raggi ha espresso la medesima richiesta in un tweet:
Auguri di pronta guarigione alla bimba ferita alla schiena mentre passeggiava con la sua famiglia nella zona di via Palmiro Togliatti. Auspico che gli inquirenti facciano presto chiarezza sulla dinamica dell’accaduto.
— Virginia Raggi (@virginiaraggi) 18 luglio 2018
Alla sindaca ha risposto Carlo Stasolla, presidente dell’Associazione 21 luglio, che si batte per i diritti dei rom.
“Virginia non sa. Che la bambina è stata ferita da una pallottola e se si salverà rischierà la paralisi”, ha scritto Stasolla su Facebook. “Che la bambina stava in braccio a sua madre mentre è stata colpita. Che la bambina viveva dalla nascita in una povera baracca. Che la bambina, in un anno e mezzo di vita, è stata già sgomberata 3 volte dalle ruspe comunali. Che probabilmente è stata colpita da chi non vuole i Rom in una città incattivita ed esasperata”.
“Virginia non sa, è più facile non vedere. È più facile non sapere. E intanto, anche oggi, donne e bambini sgomberati quattro insediamenti. E nei prossimi giorni sarà la volta dei bambini di Camping River. E intanto Virginia non sa”.