“Io sono di origini Normanne! E noi Normanni non sappiamo stare fermi, siamo sempre alla costante ricerca di qualcosa, di un’attività da svolgere, di un nuovo obiettivo”. Sono queste le prime parole che mi rivolge il signor Pietro Tramonte quando gli chiedo di parlarmi della sua attività e delle ragioni che lo hanno spinto ad intraprenderla.
Una mattina di febbraio di quattro anni fa infatti Pietro Tramonte, ragioniere in pensione e poeta di grande talento, affitta un magazzino in Piazza Monte Santa Rosalia, nel centro storico della città di Palermo, e vi sposta un numero considerevole di libri che, per passione, ha collezionato nel corso della sua vita. Da quel giorno passanti e curiosi affollano la piazzetta, alcuni per comprare, altri per consultare, altri ancora per barattare o donare.
La stradina su cui si affaccia il magazzino diviene così la Libreria Privata Itinerante “Pietro Tramonte”, un esperimento unico nel suo genere, che porta la cultura nelle strade, dove tutti possono accedervi. La Rivoluzione culturale di Pietro Tramonte ha riscosso un successo non indifferente: “Da quando sono qui- mi spiega Pietro- i Palermitani hanno donato alla biblioteca circa 50.000 libri e la pagina Facebook, creata da uno dei giovani habitué della Biblioteca, sta per raggiungere i 7.000 like, appena dietro alle sedi palermitane di Feltrinelli e Mondadori, due colossi del commercio librario”.
Io stessa assisto alla donazione di diversi volumi da parte della signora Anna, assidua frequentatrice della Biblioteca Itinerante, che definisce “straordinaria e unica la realtà di cui Pietro Tramonte è custode, in un mondo in cui la cultura del libro è sempre più soppiantata dalla tecnologia e dai suoi prodotti”.
È proprio la passione per i libri che ha condotto Tramonte a credere fermamente in questo progetto, che lo tiene impegnato quasi dodici ore al giorno. Dalle 9 alle 18, infatti, Pietro si presenta immancabilmente nella piazzetta, anche nei giorni più freddi, o in quelli più afosi e mette a disposizione dei passanti un archivio immenso, che non contiene più solo libri e volumi più o meno antichi, ma anche stampe, documenti, antichi biglietti del tram, monete e lettere, che costituiscono un patrimonio storico e culturale di immenso valore.
La condivisione di questo tesoro si è andata ampliando sempre di più, sia in termini numerici che geografici: Pietro mi mostra infatti una serie di documenti, che custodisce gelosamente in un raccoglitore, che attestano le varie donazioni di libri da lui effettuate negli ultimi anni. Oltre all’ASP di Palermo, al Laboratorio Zen Insieme, agli Amici dei Musei Siciliani, tutte realtà locali, hanno ricevuto in dono preziosi volumi anche la Biblioteca di Alessandria, nello specifico 10 libri di poesia siciliana in occasione della Giornata del Libro del 2015 e la Biblioteca di Washington.
La fama della Biblioteca Itinerante, infatti, si sta diffondendo anche fuori dai confini del nostro paese: giornalisti di tutto il mondo, dalla Francia, all’Iran, al Regno Unito si sono mostrati interessanti a questa iniziativa fuori dall’ordinario.
La continua volontà di mettersi in discussione e la ricerca di obiettivi concreti da raggiungere si riflettono ora nei progetti a lungo termine, che vedono Palermo capitale dei giovani nel 2017 e capitale della cultura nel 2018 e che potrebbero accrescere la visibilità di questo spazio culturale a cielo aperto, complici l’estrema giovialità e originalità dell’uomo che l’ha ideata e la bellezza di un luogo che invita a ripensare la cultura del libro in una chiave inedita e mai vista prima.
* A cura di Alessia Girgenti
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