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Berlusconi: “So chi ha messo in giro la storia di Merkel cul***”. E Travaglio risponde

L'ex premier torna sulla polemica che risale a otto anni fa: nega di aver mai definito la cancelliera tedesca in quel modo e sostiene di aver scoperto chi mise in giro la voce. A stretto giro interviene il direttore de Il Fatto Quotidiano

Di Enrico Mingori
Pubblicato il 21 Feb. 2019 alle 13:57 Aggiornato il 21 Feb. 2019 alle 22:59

Ricordate la storia dell’espressione offensiva sulla cancelliera tedesca Angela Merkel (“culona inchiavabile”) attribuita all’ex premier Silvio Berlusconi? Era il 2011. Adesso, otto anni dopo, la polemica torna d’attualità.

Berlusconi, che nega di aver mai usato quell’appellativo, sostiene di aver scoperto chi mise in giro quella che secondo lui era solo una diceria.

Il Cavaliere non ha fatto nomi. Durante una riunione dei gruppi parlamentari di Forza Italia al Senato, avrebbe però  fornito un identikit del sospettato: “un direttore di un foglio italiano, che se ne vanta anche con gli amici…”.

A riportare l’indiscrezione è l’agenzia di stampa Adnkronos.

Sul caso è intervenuto il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, sentitosi tirato in ballo. Berlusconi “mi incolpa da anni per quella cosa”, ha  spiegato alla stessa Adnkronos. Ma “a raccontarcela sono stati un bel po’ di parlamentari di Forza Italia”.

La storia dell’appellativo su Merkel attribuito a Berlusconi “è notorio che l’abbiamo scritta noi”, ricorda Travaglio. “Il problema è che a dircelo sono stati un bel po’ di suoi parlamentari (suoi di Berlusconi, ndr). Lui, parlando con i parlamentari, chiamava comunemente Merkel ‘cul…’. Loro dicevano ‘oddio se l’hanno intercettato con le ragazze…’. Questa era la notizia”.

“Erano terrorizzati del fatto potessero che uscire le intercettazioni”, sottolinea il direttore del Fatto. “Sta di fatto che poi quei timori si sono rivelati infondati”.

Travaglio aggiunge poi che in un passaggio del libro “Ammazziamo il gattopardo” di Alan Friedman lo stesso “Berlusconi ha raccontato che l’ex cancelliere tedesco Schroeder si sarebbe complimentato con lui per quell’apprezzamento”. “E i suoi giornali, parlo de ‘Il Giornale’ ma anche di ‘Libero’, hanno fatto titoli in prima pagina chiamando Merkel ‘cul…’. Lo davano tutti per scontato”.

“È evidente che ce l’ha detto qualcuno, nemmeno la più fertile fantasia potrebbe partorire una cosa così…”, conclude Travaglio. “Ma nonostante questo, a Merkel, che nemmeno mi conosce, lui andava dicendo che ero stato io…”.

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