Un’intervista scritta a Beppe Grillo, e mandata solo via email, potrebbe costare 1000 euro a domanda. Iva esclusa e con un limite preciso: garantire un minimo di cinque domande.
Se invece l’obiettivo è scrivere un articolo per una rivista, un quotidiano o se si sta lavorando a un libro, il prezzo cambia: Grillo chiede di essere retribuito mille euro al minuto con un minimo di otto minuti.
Un’intervista televisiva, ancora, non potrebbe costare meno di 16mila euro: per radio, programmi televisivi, web radio e web tv il prezzo non scende sotto i duemila euro al minuto, con l’obbligo di garantire almeno un incontro di otto minuti.
È la nuova provocazione di Bebbe Grillo che, con un post pubblicato sul suo blog, ha reso noto il suo personale tariffario per concedere interviste e incotrare i media. “Per non far perdere tempo a voi, e soprattutto a me, ecco i prezzi per l’anno in corso e per il 2019”, si legge nella nota.
Per ulteriori informazioni, aggiunge il suo indirizzo mail ‘web@beppegrillo.it’.
Una probabile provocazione, ma ben studiata.
Del resto, il rapporto tra i media e il comico genovese non è mai stato lineare. Tra le molte, è rimasta famosa una frase, pronunciata verso i cronisti nel settembre 2017 all’hotel Forum di Roma, quando l’ex leader dei cinque stelle aveva detto: “Vi mangerei per il gusto di vomitarvi”. O ancora il “State attenti, vi togliamo i finanziamenti”.
E la più recente frase “i media ci portano verso il baratro”, con cui Grillo si era riferito al modo in cui i media avevano commentato il caso dell’atleta torinese Daisy Osakue quando, in un primo momento, si era pensato a un’aggressione di natura razzista.
Ma già altre volte, in tono scherzoso, aveva detto a qualche giornalista: “Dovreste pagarmi per le interviste”.
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