Una donna candidata nella lista della Lega alle elezioni regionali in Basilicata ha gridato dal palco, durante un comizio: “Sono fascista”. La scena è stata filmata con uno smartphone e il video è diventato virale sui social network, scatenando le polemiche.
La donna, Gerarda Russo, imprenditrice, candidata al Consiglio regionale, ha risposto agli attacchi ricevuti spiegando che la frase è stata estrapolata da un discorso più ampio. La leghista ha pubblicato sulla sua pagina Facebook il video integrale del suo intervento (il passaggio contestato è al minuto 05’37”).
Valerio Tramutoli, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, ha annunciato che presenterà un esposto in Procura per apologia al fascismo.
“Strumentalizzare un concetto di una frase è da vigliacchi quali siete”, si difende Gerarda Russo nel suo post su Facebook. “La frase è: ‘Se Fascista vuol dire essere a favore del popolo allora io sono Fascista’ che equivale a dire ‘se essere Populista vuol dire essere a favore del popolo allora io sono Populista’”.
La leghista spiega di aver detto quella frase in risposta a un gruppo di persone che la stava contestando sotto al palco e che la accusava, appunto, di essere “fascista”.
“È stata una risposta data a quei ragazzi che non conoscono il senso della democrazia contestando durante il comizio e accusandomi di essere Fascista”, scrive la candidata. “Nessuno del nostro partito si è mai permesso di contestare i loro capi politici! Ragazzi pilotati da qualcuno che non voleva si svolgesse il comizio. Mi avete definita anche razzista, xenofoba e populista… sono orgogliosa di essere Italiana come ha detto Matteo Salvini”.
“Al posto di fare campagne elettorali basate su offese e campagne denigratorie pensate a farle su progetti… che forse non avete!”, conclude Russo.