Un barcone su cui viaggiano 160 migranti è affondato a largo delle coste di Cipro.
Al momento sono stati recuperati 16 corpi, ma le operazioni di soccorso sono ancora in corso.
A dare la notizia è stata l’emittente privata turca CNN Turk, aggiungendo che ad ora sono stati salvati 101 migranti.
L’emittente ha fatto sapere che almeno 30 persone mancano ancora all’appello e che le guardie costiere turche e cipriote, insieme alle barche commerciali nella zona, stavano effettuando operazioni di ricerca e soccorso.
Nella mattinata di oggi, la nave commerciale Sarost 5, cargo di rifornimento della società del gas Miskar, aveva comunicato di essere ferma al largo delle coste della Tunisia.
Secondo quanto riferito da InfoMigrants Tunisia, sia Malta che l’Italia avrebbero rifiutato di concedere l’approdo alla nave commerciale nonostante il carico di migranti e sono ancora in attesa di istruzioni.
“A bordo ci sono un uomo ferito e una donna incinta, cibo e acqua stanno finendo”.
Il nuovo naufragio fa seguito a quello avvenuto ieri al largo della Libia.
A circa 80 miglia dalla costa del paese sono stati trovati i resti di un gommone distrutto e una sola sopravvissuta: una donna che si è salvata reggendosi a una tavola.
I soccorritori dell’ong Proactiva Open Arms, intervenuta sul posto la mattina del 17 luglio hanno recuperato anche i cadaveri di una donna e di un bambino.
Nella notte tra il 15 e il 16 luglio invece è stato completato lo sbarco a Pozzallo, in Sicilia, degli ultimi 378 migranti rimasti a bordo delle due navi di Frontex e della Guardia Costiera, i pattugliatori Protector e Monte Sperone.
Il via libera del ministero dell’Interno allo sbarco era arrivato nella tarda serata di domenica, dopo l’impegno di Malta, Francia, Germania, Spagna e Portogallo ad accogliere 50 persone ciascuno. L’Irlanda ha invece fatto sapere che è pronta ad aprire le porte a 20 migranti.