Il 10 settembre 2018 il quotidiano romano Il Messaggero ha pubblicato un’intervista a Steve Bannon, ex stratega del presidente statunitense Donald Trump.
Bannon si trova in questi giorni a Roma per promuovere il progetto politico di The Movement, fondazione che ha lo scopo di fare da collante dei movimenti di destra e anti-establishment in tutta Europa.
Il 7 settembre ha incontrato il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che ha aderito all’organizzazione.
Nell’intervista Bannon ha prima di tutto spiegato che The Movement è “una libera associazione” da cui dovrebbe poi nascere un “gruppo unico populista al Parlamento europeo”.
Il progetto è quello di “portare tutti i populisti sotto uno stesso tetto per rappresentare la gente comune ovunque sia guardata dall’alto in basso e abbandonata dall’élite”.
L’ex stratega di Trump ha poi elogiato l’Italia e il Governo M5S-Lega.
“Siete il centro politico, il laboratorio. In Italia, due partiti guidati da due giovani con grandi idee, Salvini e Di Maio, usano le tecnologie moderne in modo dinamico e hanno rottamato i vecchi partiti di nord, sud, destra e sinistra, avendo tutti contro”.
“Nessuno sa dove vada questo esperimento, però mi impressiona il coraggio politico”, continua Bannon.
Parlando del ministro dell’Interno, l’ex stratega non risparmia gli elogi. “Salvini è un leader globale. Agisce. È un simbolo”.
Parole meno incoraggianti per il premier Conte: è “un premier simbolico, un notaio. Grazie a lui avete un governo di unità”.
“I populisti sono già al potere in Italia, Finlandia, Danimarca, Austria, nei 4 di Visegrad. Quella di Macron e Merkel è sempre più una visione minoritaria”.
Uno dei punti di forze del The Movement è la possibilità di offrire big data, sondaggi, expertise nelle strategie gratuitamente.