Gianlorenzo aveva due anni e mezzo ed è morto dopo la caduta da uno dei carri di Carnevale che attraversavano il centro di Bologna per la sfilata del “Martedì grasso”.
Il piccolo, martedì 4 marzo, dopo la caduta è stato immediatamente soccorso ed è stato ricoverato all’ospedale Maggiore, ma le sue condizioni erano gravissime il giorno dopo è morto.
Il padre di Gianlorenzo, Giuseppe Manchisi, ha lasciato su Facebook il suo messaggio d’addio al piccolo. “Eccolo prima della tragedia , oggi sei e sarai quel Angelo che io e Mamma abbiamo cercato ricciolo castano cuore di Mamma è Papà .. Il mio Piccolo Power Ranger Rosso e tra le braccia della Santa Madre Celeste e tra gli Angeli che giocate insieme… Ciao Amore Mio e di Mamma..”.
Insieme al messaggio la foto di Gianlorenzo sorridente, travestito da supereroe nel giorno della tragedia.
“Dobbiamo essere molto uniti – ha dichiarato anche l’arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi– molti mi hanno scritto per dirmi che questo è un figlio di Bologna, si è rivelata anche molta solidarietà. Ho tantissima fiducia nel capire le responsabilità e identificare eventuali problemi anche perché non accadano più. Abbiamo fiducia nella giustizia senza nessun problema”.
Il legale della famiglia Mauro Nicastro ha detto: “Vogliamo chiarezza sul sistema che porta i carri di Carnevale in strada, sulle regole per far salire a bordo i bambini, essendo quella una manifestazione per bambini e non essendoci alcun divieto per età”.
L’avvocato ha aggiunto anche “certamente nessuno ha detto alla madre: ‘Suo figlio non può salire sul carro‘. Cercheremo di capire tutti i passaggi, aspettiamo che vengano esaminati i carri. Vogliamo sapere quali sono le autorità che devono valutare le misure di sicurezza”.