Momenti di tensione in Camera nella mattina del 14 febbraio 2019 mente era in corso il dibattito sulla riforma del referendum voluto dal Movimento 5 Stelle.
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Lo scontento delle opposizioni alla fine si è trasformato in un vero e proprio moto di protesta, con il Pd che ha deciso di abbandonare l’Aula.
La decisione dei dem di compiere questo gesto è stata presa dopo che il pentastellato Giuseppe D’Ambrosio non è stato espulso dall’Aula pur essendosi rivolto al deputato del Pd Gennaro Migliore mimando il gesto delle manette.
Non appena i deputati Pd hanno cominciato a lasciare i banchi dell’Aula, il presidente della Camera Roberto Fico si è rivolto loro dicendo: “Arrivederci”.
A quel punto, nell’inquadratura del circuito chiuso della Camera si vede un fascicolo che viene lanciato sullo scranno della presidenza, colpendo però la segretaria generale Lucia Pagano. Dopo questo gesto Fico ha deciso di sospendere la seduta.
I commessi sono subito intervenuti per cercare di fermare l’assalto, guidato da Emanuele Fiano.
Il presidente Fico ha provato a riportare la calma in Aula, scusandosi anche con i dem: “C’è stata un po’ di tensione, il Pd stava uscendo e veniva sotto i banchi qui salutando. Chiedo scusa al Pd per aver risposto ‘arrivederci’. Mi sono lasciato andare. È stata una mia colpa, un mio errore. Questa presidenza quando sbaglia si scusa”.
Poi ha aggiunto: “Apprezzate le circostanze ritengo opportuno interrompere i lavori, che riprenderanno martedì”.
Il presidente in precedenza aveva richiamato D’Ambrosio per il suo gesto, aggiungendo che il caso sarebbe passato all’analisi del collegio dei Questori, mentre il dem Fiano aveva minacciato che il suo gruppo avrebbe lasciato l’Aula: “Se non si scusa o non lo espelle noi abbandoniamo l’Aula”.
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